La quercia di Virgilio è un’entità a distribuzione sud-est europea, affine a Q. pubescens con cui forma spesso ibridi: secondo alcuni autori è da considerare come una semplice forma di quest’ultima. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune ovunque. Cresce in boschi piuttosto aridi, su suoli debolmente acidi, con optimum nella fascia sub mediterranea. Il legno, molto durevole, trova impiego nella costruzione di traversine ferroviarie e in passato veniva usato per travature, costruzioni navali, etc.; l'infuso della corteccia e dei giovani rami era utilizzato nella medicina tradizionale come astringente e febbrifugo. Le ghiande hanno avuto molti impieghi, dall'alimentazione dei suini all'uso come surrogato del caffè. Il nome generico, già in uso presso gli antichi, sembra ricollegarsi alla radice indoeuropea che il latino condivide con le parole celtiche 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma anche con analoghi termini greci riferiti alla rudezza del legno delle piante di questo genere; quello specifico è dedicato a Publio Virgilio Marone (70-19 a.C.), poeta e naturalista latino, Periodo di fioritura: aprile-maggio.

Nome italiano: (Italia).