La canapa acquatica è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le regioni d’Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco comune, sia nella zona centrale che periferica. L'habitat originario è forse dato dai grandi alvei dei fiumi, da cui la specie si è trasferita nelle schiarite e negli orli boschivi, restando legata a stazioni fresche e a suoli limoso-argillosi profondi, ricchi in composti azotati, a volte anche subsalsi, dal livello del mare alla fascia montana. La pianta è nota fin dall'antichità per le sue proprietà vulnerarie, aperitive, vermifughe e purganti; nelle foglie e nelle radici sono però presenti il glucoside eupatorina e alcaloidi pirrolizidinici che hanno proprietà epatotossiche e cancerogene. Il nome generico fa riferimento a Mitriade Eupatore, re del Ponto nel I secolo a.C., al quale si attribuisce il primo utilizzo medicinale; il nome specifico si riferisce alle foglie vagamente simili a quelle della canapa. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.

Nome italiano: Canapa acquatica (Italia), Canapa aquatica (Toscana), Canapa salvatica (Toscana), Canaparia (antichi), Canef salvadegh (Lombardia, Brescia), Cannabina (antichi), Cannava selvaggia (Campania, Ischia), Cannavo selvaggio (Campania, Napoli), Canvetta (Emilia-Romagna, Reggio), Erba carrera (Piemonte), Erba di S. Bibiana (Roma), Erba per la febbre terzana (Veneto, Verona), Erva cannalora (Sicilia), Erva vettonica (Sicilia), Eupatorio (Italia), Eupatorio adulterino (Toscana), Eupatorio cannabino (Toscana), Eupatorio di Avicenna (Toscana), Gnasca (Liguria, S. Margherita), Molche (Veneto, Mezzane prov. Verona), Persiet (Piemonte), Ruosele (Abruzzi, Gessopaleno), Semesande (Abruzzi, Lanciano), Tossegù (Lombardia, Valle Camonica), Valeriana (Toscana, Val di Chiana), Zaccaria (Piemonte).