La piantaggine acquatica è una specie a vasta distribuzione subcosmopolita presente in tutte le regioni d’Italia, ma spesso in regresso per le bonifiche. Nell'area metropolitana di Roma la specie è diffusa e piuttosto comune, con diverse stazioni anche all'interno del raccordo anulare, che si spingono sino al centro storico, nelle pozze. Cresce in ambienti palustri (margini di stagni, fossi, canali etc.), su suoli fangosi sommersi da acque stagnanti o molto lente, dal livello del mare alla fascia montana. Foglie fresche e rizomi sono velenosi. Il nome generico era il nome greco-latino di una pianta acquatica; il nome specifico si riferisce alle foglie simili a quelle di alcune Plantago. Forma biologica: idrofita radicante. Periodo di fioritura: maggio-agosto.

Nome italiano: Alisma piantaggine-acquatica (Italia), Alismante (Toscana), Alismate (Toscana), Alismo (Toscana), Barba silvana (Toscana, Val di Chiana), Cavolaccio (Toscana), Centunervi d'acqua (Sicilia), Cinquenella d'acqua (Abruzzi, Larino), Cinquenerve (Campania, Napoli), Cinquenervi d'acqua (Campania, Napoli), Cinquenervi d'acqua (Italia), Cougè (Piemonte), Cucchiaio (Italia), Cucciar (Piemonte, Vercelli), Erba silvana (Toscana), Fistola di pastore (Toscana, Pisa), Lanzafina (Sicilia), Mestola (Toscana), Mestolaccia (Toscana), Mestolaccia comune (Italia), Mestolassa (Lombardia, Brescia), Mestole (Lombardia, Brescia), Petacciola aquatica (Toscana), Piantageno d'acqua (Veneto, Verona), Piantaggine aquatica (Toscana), Piantana de foss (Lombardia, Brescia), Piantassòn (Piemonte, Agliano), Piantazna d'acqua (Emilia-Romagna, Romagna), Plantassoun d'eva (Piemonte), Scuglieri (Veneto, Venezia), Sinquerigliu (Liguria, Mortola).