Il giacinto ornamentale è una specie originaria dell’Asia sudoccidentale (dalla Turchia a Israele), introdotta in Europa a scopo ornamentale e per la preparazione di profumi nel XVI secolo e oggi ampiamente coltivata in centinaia di cultivar. Nell'area metropolitana di Roma la specie è coltivata e molto raramente sfugge a coltura. A volte appare allo stato subspontaneo, soprattutto in luoghi disturbati presso gli abitati, al di sotto della fascia montana. La pianta contiene diversi alcaloidi ed è tossica, il bulbo è velenoso. Il nome generico è dedicato a Giacinto, personaggio della mitologia greca trasformato in un fiore alla sua morte; il nome specifico allude alla distribuzione orientale rispetto all’Europa. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: variabile a seconda delle cultivar.

Nome italiano: Arsiss (Lombardia, Brescia), Bartagna (Emilia-Romagna, Piacenza), Bertagna (Emilia-Romagna, Parma), Bertana (Emilia-Romagna, Reggio), Brettagn (Lombardia, Como), Diacinto (Toscana), Giacinto (Toscana), Giacinto orientale (Italia), Giasint (Lombardia, Brescia), Giasinta (Piemonte), Giasintu (Liguria, Genova), Giassinto (Veneto, Parenzo d'Istria), Giassintu (Sardegna), Giazint (Emilia-Romagna, Reggio), Giazinto (Veneto, Treviso), Giazinto (Veneto, Pirano), Giazintu (Sardegna), Giazzeint (Emilia-Romagna, Piacenza), Gran Brettagna (Veneto, Verona), Jacinto (Toscana), Jacintu (Sicilia), Narsiss (Lombardia, Brescia), Poraca (Liguria, Mentone), Pulcra (Veneto, Treviso).