Le agavi, originarie delle zone tropicali e subtropicali del continente americano (Messico, Indie occidentali, America Meridionale) sono oggi ampiamente diffuse nella regione mediterranea. In Italia l'agave americana è stata introdotta nel XVI secolo ed è oggi segnalata come avventizia in quasi tutte le regioni d’Italia, ma è più frequente nelle regioni centro-meridionali, ove cresce dal livello del mare a 600 m circa. Nell'area metropolitana di Roma la specie è frequentemente coltivata in parchi e giardini e appare raramente anche allo stato subspontaneo. Cresce in incolti, siepi, bordi di vie, uliveti, coltivata e naturalizzata. I primi esploratori spagnoli e portoghesi avevano probabilmente portato in Europa delle agavi, ma una vera e propria popolarità si è avuta solo nel XIX secolo, con l'importazione di numerose specie da parte dei collezionisti. Le agavi, oltre ad essere apprezzate come piante ornamentali, hanno molti altri usi: dalle foglie, ricche di fibre, si produce un tessuto molto resistente che viene utilizzato soprattutto nella realizzazione di amache e cappelli (panama); da alcune specie si ricavano bevande quali il Pulque, il Mezcal e la Tequila (che prende il nome dalla città omonima dove per la prima volta è stata distillata). L'agave produce un solo fiore dopo circa 20/30 anni, dopodiché muore. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.

Nome italiano: Agave (Toscana), Agave americana (Italia), Aloe (Toscana), Aloe fiorentina (Toscana), Ammirja (Campania), Asparach de foch (Sardegna, Alghero), Filu di Pitti (Sicilia, Modica), Folla di spreni (Sardegna, Alghero), Invidia (Campania), Invidia (Abruzzi, Chieti), Lanzone (Basilicata, Potenza), Malocchio (Campania, Pozzuoli), Mmidia (Abruzzi, Chieti), Palausta (Sicilia, Modica), Pitta (Toscana), Sembreviva (Abruzzi, Chieti), Sempreviva (Campania, Capri, Ischia), Semprevivo (Campania, Capri, Ischia), Semprevivo (Abruzzi, Larino), Sipala (Sicilia, Modica), Spadù (Lombardia, Brescia), Spata (Puglia), Spatola (Puglia), Spatone (Puglia), Unghia di gatto (Toscana), Zabara (Sicilia), Zabbara di gaja (Sicilia), Zabbara grande (Sicilia), Zambara (Calabria), Zambaro (Calabria), Zammara (Sicilia).