Erodium botrys (Cav.) Bertol.




GERANIACEAE Juss.
Geraniales Juss. ex Bercht. & J.Presl
Rosanae Takht.
Magnoliidae Novák ex Takht.

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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste
Andrea Moro
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Fonte / Source:
Portale della Flora d'Italia / Portal to the Flora of Italy
https://dryades.units.it/floritaly



Il becco di gru botri è una pianta annua a distribuzione strettamente mediterranea presente in tutte le regioni italiane affacciate sul Mar Tirreno, in Puglia e in Basilicata. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima, sia dentro che fuori il raccordo anulare. Cresce in ambienti disturbati, negli incolti, su ruderi e macerie, al margine delle strade, dal livello del mare a 1000 m circa, con optimum nella fascia mediterranea. I semi, lanciati da movimenti igroscopici, si attaccano al pelo degli animali grazie alle lunghe reste spiralate, che permettono anche la loro penetrazione nel suolo. Il nome generico deriva dal greco ‘eroodios’ (airone), per la forma dei frutti che ricorda quella di un lungo becco; il nome specifico, di significato incerto, è una parola greca che significa ‘grappolo d’uva’. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio



Nome italiano: Becco di gru botri (Italia), Erba de agullas (Sardegna, Cagliari), Erodio botri (Italia), Reloeji (Liguria, Savona).





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© Hippolyte Coste - Flore descriptive et illustrée de la France, de la Corse et des contrées limitrophes, 1901-1906 - Public domain - copyright expired


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