L’alimo, o atriplice alimo è una specie a distribuzione mediterraneo-atlantica presente allo stato spontaneo in quasi tutte le regioni italiane con acesso al mare. Nell'area metropolitana di Roma la specie è spontaneizzata, diffusa prevalentemente nella parte occidentale del territorio, lungo il litorale. Cresce in ambienti rupestri, nelle siepi, lungo le strade e in incolti sabbiosi, spesso su suoli salati lungo i litorali, dal livello del mare a 600 m circa. Le foglie sono commestibili in insalata e la specie è una buona foraggera, soprattutto in ambienti aridi con suoli salini. Viene anche utilizzata come pianta ornamentale nei giardini mediterranei. Il nome generico deriva dal latino 'tocos' (parto) preceduto dalla 'a' privativa, e significa 'che impedisce il parto' o 'che produce sterilità'; il nome specifico deriva dal greco ‘hals, halós’ (sale, mare) in riferimento all'habitat. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: luglio-ottobre.

Nome italiano: Alimo (Toscana), Alimu (Sardegna), Atriplex alimo (Italia), Atriplice alimo (Italia), Disciplina de'frati (Toscana), Elamu (Sardegna), Elema (Sardegna), Elima (Sardegna), Elimu (Sardegna), Elma (Sardegna), Eramu (Sardegna), Erva di sepe (Puglia, Barletta), Erva sciarba (Sicilia), Malocchio (Toscana), Porcellana marina (Toscana), Salsuggine (Basilicata, Potenza), Scebba (Sicilia), Scoba (Sicilia).