© Prof. Pietro Minissale, Andrea Moro
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L’abete dei Nebrodi, o abete delle Madonie, è una specie endemica delle montagne della catena settentrionale della Sicilia; dal 1900 considerato estinto, fu riscoperto nel 1957 nel Vallone Madonna degli Angeli (comune di Polizzi Generosa) sulle Madonie, dove ne sono rimasti circa una trentina di esemplari che crescono stentatamente su un pendio sassoso; alcuni esemplari producono però una certa percentuale di semi fertili con i quali periodicamente si procede alla coltivazione in vivaio e poi al trapianto. La specie è considerata dallo IUCN come in pericolo critico di estinzione ed è stata inserita nella lista delle 50 specie botaniche più minacciate dell'area mediterranea. Dopo la sua riscoperta, l’abete dei Nebrodi è stato a volte utilizzato nei rimboschimenti. . Il nome generico era già in uso presso i Romani e forse deriva dal greco 'abios' (longevo), oppure dal latino 'abire' (andarsene), forse in riferimento alla grande altezza. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio. - Presenza nel Parco: Coltivata: Badia Prataglia, loc Capanno in un piccolo arboreto di conservazione (04/2001, Herb. Padula), Arboreto Siemoni Badia Prataglia (Crudele et al., 2002). |
Nome italiano: Abete dei Nebrodi (Italia), Abete delle Madonie (Italia), Abete nebrodense (Italia).
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Comune di Ginevra, Conservatoire et Jardin Botaniques de la Ville de Genève., Suisse Romande, Svizzera 28/06/2008 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Comune di Ginevra, Conservatoire et Jardin Botaniques de la Ville de Genève., Suisse Romande, Svizzera 28/06/2008 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Comune di Ginevra, Conservatoire et Jardin Botaniques de la Ville de Genève., Suisse Romande, Svizzera 28/06/2008 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Parigi, Arboretum del Jardin Botanique de la Ville de Paris, Ecole Du Breuil., Francia 10/08/2008 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Parigi, Arboretum del Jardin Botanique de la Ville de Paris, Ecole Du Breuil., Francia 10/08/2008 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Parigi, Arboretum del Jardin Botanique de la Ville de Paris, Ecole Du Breuil., Francia 10/08/2008 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Prof. Pietro Minissale Università di Catania Pietro Minissale , Sicilia
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste Andrea Moro Parigi, Arboretum del Jardin Botanique de la Ville de Paris, Ecole Du Breuil., Île-de-France, Francia 10/08/2008 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste Andrea Moro Parigi, Arboretum del Jardin Botanique de la Ville de Paris, Ecole Du Breuil., Île-de-France, Francia 10/08/2008 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste Andrea Moro Comune di Ginevra, Conservatoire et Jardin Botaniques de la Ville de Genève, Ginevra, Svizzera 28/06/2008 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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