La ruchetta selvatica è una specie a distribuzione mediterraneo-sudeuropea presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce in vegetazioni ruderali, lungo le strade, nelle discariche, su scarpate e muri, nei campi abbandonati, più raramente nei coltivi, su suoli primitivi aridi d'estate, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Le foglie, dal sapore simile a quelle della rucola, sono commestibili in insalata. Il nome generico deriva dal greco 'diplos' (doppio) e 'taxis' (fila) per la disposizione dei semi in due file nella siliqua; il nome specifico significa ‘a foglie sottili’. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre (al Sud anche in inverno). - Presenza nel Parco: piuttosto localizzata. - Camaldoli (Marcucci, 1889; Baroni, 1897-1908), La Lama (Zangheri, 1966b). Sono note solo antiche segnalazioni (Marcucci, 1889; Baroni, 1897-1908), pertanto il dato merita conferma. Lo stesso Zangheri (1966b) per La Lama fa riferimento ad un vecchio reperto di Siemoni.

Nome italiano: Aruca sarvaja (Piemonte), Arucola di montagna (Campania, Ischia), Aruga gentil (Piemonte), Diplotaxis teunifoglia (Italia), Erba carpentorum (Toscana), Ricola (Piemonte), Ricola (Emilia-Romagna, Piacenza), Rigola (Piemonte), Rua gentil (Piemonte), Ruca (Puglia, Barletta), Ruca servaggia (Campania, Napoli), Ruchetta (Piemonte), Ruchetta comune (Italia), Ruchetta salvatica (Toscana), Ruchetta selvatica (Italia), Ruchitta (Sardegna), Rucola (Veneto, Verona), Rucola selvatica (Marche), Rucola servaggia (Campania, Napoli), Rucule salvadie (Friuli), Rughitta (Sardegna).