L’uva-spina è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente allo stato spontaneo lungo tutto l'arco alpino (salvo che in Friuli) e nell'Appennino centro-settentrionale. Cresce nelle faggete e in boschi misti, soprattutto nelle radure, a volte nelle siepi, con optimum nella fascia montana inferiore. La specie è ampiamente coltivata in tutta Italia in numerose cultivar a frutti particolarmente grossi e dolci. I frutti, ricchi di vitamina C, sono commestibili; essendo ricchi di pectina, si prestano alla preparazione di gelatine. Il nome generico è un termine latino medioevale derivante dall’arabo ‘ribas’, il nome di una pianta dai frutti aciduli menzionata dai medici arabi; il nome specifico si riferisce alle grosse bacche simili ad acini d’uva, ma irte di peli ghiandolari. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio. - Presenza nel Parco: diffusa soprattutto alle quote superiori. - La Verna (Caruel, 1860-64, sub Ribes grossularia; Marcucci, 1889, sub R. grossularia; Matteini, 1968, sub R. grossularia; Siemoni e Ricceri, 1989-1998; Herb. Alvernae, Siemoni et Ricceri, 19/6/1996, sub R. alpinum; Ferrarini, 1998; Sirotti 1998, sub R. grossularia; 07-09/2004, Herb. Padula), Camaldoli (Baroni, 1897-1908, sub R. grossularia; 09/1983, 05/2004, Herb. Padula), Badia Prataglia (Baroni, 1897-1908, sub R. grossularia), Prato alla Penna (Zangheri, 1966a, sub R. grossularia; Sirotti 1998, sub R. grossularia), Burraia (Zangheri, 1966b, sub R. grossularia), Foreste Casentinesi (Padula, 1995), M. Penna (Sirotti 1998, sub R. grossularia; 07/2005, Herb. Padula), Passo della Calla, M. Calvano (Sirotti 1998, sub R. grossularia), Poppi (06/2000, Herb. Padula), Stia (09/2001, Herb. Padula), foreste di Campigna-Lama (Padula, 1988), Sasso Fratino (Gonnelli et al., 2006). Un campione della Verna segnalato come Ribes alpinum (Siemoni et al., 1989-1998), controllato da Viciani et al. (2010), sembra invece riferibile a questa specie.

Nome italiano: Ribes Uva-spina (Italia), Uva-spina (Italia).