L’acero coriaceo è ritenuto un ibrido naturale tra A.monspessulanum e A.opalus e rappresenta una delle entità più rare della flora forestale italiana.Questo taxon scarsamente noto è presente nella Francia meridionale, nella Spagna settentrionale e nei Balcani; in Italia è stato segnalato fino ad ora per laToscana nella Riserva Naturale Biogenetica di Vallombrosa, per l’Emilia-Romagna nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, per il Lazio al Lamone e per l’Umbria. Necessita di conferma la presenza in Basilicata nella Foresta di Gallipoli-Cognato,dove fu reperito da Lacaita. Il nome generico era già in uso presso i Romani, e deriva dal latino 'acer' (appuntito, acuto), forse per la forma dei denti fogliari di A. platanoides, oppure in riferimento al fatto che il legno di alcune specie europee, molto compatto ed elastico, era usato per la fabbricazione di lance. Dal momento che la specie ha caratteri intermedi tra le due specie parentali, essa non è stata inclusa nella chiave. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile. - Presenza nel Parco: rara. - Foresta della Lama al Fornino (Checcacci et al. 2001), Vallesanta torrente Gargabuio (Gonnelli 2006 sub Acer peronai), Sasso Fratino (Checcacci et al., 2001; Gonnelli et al., 2006).

Nome italiano: (Italia).