Il colchico alpino è una specie delle montagne della parte nordoccidentale del Mediterraneo presente in tutte le regioni d’Italia, salvo che in Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Puglia. Cresce in prati aridi, con optimum nella fascia montana. La pianta, soprattutto i semi, contiene colchicina e alcaloidi secondari che la rendono fortemente velenosa. Il nome generico deriva dalla Colchide, antica regione del Mar Nero corrispondente all'odierna Georgia, dove abitava la maga Medea, esperta in pozioni velenose. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: luglio-settembre. - Presenza nel Parco: rara nelle zone più elevate del crinale. - Falterona, Burraia, Poggio Scali, Prato Bertone (Zangheri, 1966b), M. Gabrendo, Poggione (Zangheri, 1966a; Zangheri, 1966b), Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975), M. Falco (Sirotti, 1998), Prato al Soglio (Miliandri 2007 com.pers.). Ricercate da Sirotti (1998) e non confermate le stazioni citate da Zangheri (1966b), la specie sembra aver subito una forte contrazione nella sua distribuzione, almeno per quanto concerne il versante romagnolo del Parco. |