Il pino contorto è una specie originaria della parte nordoccidentale del Nord America (Dall’Alaska-Yukon alle montagne del Messico settentrionale), ove è presente con quattro sottospecie; la subsp. murrayana è quella con l’areale più meridionale, esteso dallo Stato del Washington alla parte settentrionale della Baja California in Messico. La specie domina gli stadi successionali successivi all’incendio della foresta boreale a Picea. Il calore degli incendi boschivi apre i coni del pino rilasciando i semi che germinano presto dando luogo a estese foreste secondarie che rimpiazzano la foresta primaria ad abeti. Questo pino può anche formare foreste primarie aperte presso il limite degli alberi, ove gli incendi sono però più rari limitandone la diffusione. Il nome comune inglese ‘lodgepole pine’, si riferisce all’uso comune dei tronchi come pali strutturali per le abitazioni tradizionali dei nativi americani, uso che in parte perdura tutt’ora. I popoli indigeni utilizzavano diverse parti della pianta come una medicina tradizionale per vari disturbi. La specie è coltivata a volte anche in Europa come pianta ornamentale o per rimboschimenti. Il nome generico è quello usato dai Romani per indicare il pino mediterraneo, e deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato della pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa) per la forma della chioma degli alberi; il nome specifico si riferisce all’aspetto contorto dei tronchi delle popolazioni subalpine (normalmente l’albero ha un tronco diritto), mentre la sottospecie è dedicata al naturalista scozzese Andrew Dickson Murray (1812-1878). Forma biologica: fanerofita scaposa. - Presenza nel Parco: coltivato per rimboschimenti. - Badia Prataglia culta. (05/1975, Herb. Padula), Arboreto Siemoni Badia Prataglia (Crudele et al., 2002 sub P. contorta subsp. murrayana), Al Capanno (Ciancio et al. 1981-1982, Zoccola in verbis 2006). |