© Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste Andrea Moro Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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La ventaglina giallo-verdastra, che appartiene ad un difficilissimo complesso di specie apomittiche (in cui l'embrione si forma senza fecondazione, originando cloni geneticamente identici alla pianta madre), in Italia è presente lungo tutto l'arco alpino e gli Appennini sino alla Calabria. Cresce in praterie e arbusteti di altitudine. Il nome generico allude all'antico uso di questa pianta da parte degli alchimisti: in realtà non veniva usata la pianta, ma le minute goccioline di rugiada che si formano sulle foglie per il fenomeno della guttazione, che venivano raccolte e costituivano la cosiddetta 'acqua celestiale' o 'acqua dei saggi'; il nome specifico allude al colore verde-giallastro delle foglie. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: giugno-agosto. - Presenza nel Parco: localizzata soprattutto alle quote superiori. Vi sono diverse citazioni di ‘A. vulgaris’: Falterona (Caruel, 1860-64; Marcucci, 1889; Zangheri, 1966b), Camaldoli (Caruel, 1860-64; Marcucci, 1889), La Verna (Matteini, 1968). Alchemilla vulgaris in senso stretto non è indicata sull' Appennino Tosco-Romagnolo (Conti et al., 2005); tali segnalazioni si riferiscono quindi ad altre entità del gruppo (prob. A. glaucescens, A. glabra o A. xanthochlora). Zangheri (1966b) riporta anche A. subcrenata Buser e A. crinita Buser. |
Nome italiano: Alchemilla giallo-verde (Italia), Ventaglina giallo-verde (Italia).
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Comune di Bormio, Orto Botanico., Lombardia, Italia 12/07/05 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Comune di Ginevra, Conservatoire et Jardin Botaniques de la Ville de Genève., Suisse Romande, Svizzera 28/06/2008 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Hortus Botanicus Catinensis - Herb. sheet 048792
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