La veccia dentellata è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente in quasi tutte le regioni d'Italia, ma più frequente al centro-sud nell'area dell'olivo, presso le coste. Cresce nei prati aridi, nei pascoli, negli incolti, nelle siepi e nei campi, a volte in boschi aperti e ai loro margini, al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dal latino 'viere' o 'vincire' (legare), in riferimento alla presenza dei cirri con cui molte specie si avvinghiano a un sostegno; il nome specifico si riferisce alla Bitinia, antica regione dell'Anatolia. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio. - Presenza nel Parco: diffusa soprattutto alle quote inferiori. - Moggiona (Baroni, 1897-1908; Giacinti Baschetti, 1998), Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975), La Verna (Siemoni et al., 1989-1998), Cancellino-Villaggio San Francesco, tra Chiusi della Verna e La Beccia, Poggio dello Spicchio, Val della Meta, Podere sala Nuova, Frassineta (Giacinti Baschetti, 1998), Pratovecchio (05/2002, Herb. Padula), Bibbiena (05/2005, Herb. Padula), Campigna (Zangheri, 1966a, sub Vicia bithynica var. major; Zangheri, 1966b, sub V. bithynica var. major; Ferrari et al., 1982), la Lama (Zangheri, 1966b, sub V. bithynica var. major), strada per San Paolo in Alpe, Ronco del Cianco, Ridracoli, Casanova dell'Alpe (Giacinti Baschetti, 1998), Par. Naz. vers. romagn. (Sirotti & Fariselli, 2002).

Nome italiano: Cicerchia sarvaggia (Sicilia, Etna), Favacchia (Sicilia, Etna), Veccia bitinica (Italia), Veccia dentellata (Italia), Vederiola (Emilia-Romagna, Reggio), Vezza (Emilia-Romagna, Reggio), Vezzel (Emilia-Romagna, Reggio).