Il bossolo, o lacrime di Giobbe, è un arbusto a distribuzione submediterraneo-orientale presente in quasi tutte le regioni dell'Italia continentale. Cresce ai margini di boschi mesofili e in stazioni rupestri, su suoli argillosi freschi, sciolti, ricchi in carbonati e composti azotati, al di sotto della fascia montana inferiore. I semi sono commestibili. Il nome generico deriva dal greco 'staphylé' (grappolo) per la forma delle infiorescenze, quello specifico si riferisce alle foglie pennate. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio. - Presenza nel Parco: rara, diffusa soprattutto nel versante romagnolo. - Foreste Casentinesi (Anonimo 1878; Padula, 1995), Casentino (Baroni, 1897-1908), M. Penna, Camaldoli (Sirotti 1998), Campigna (Zangheri, 1966b; Ferrari et al., 1982), Pian del Pero (Zangheri 1966b), Foresta della Lama (Zangheri, 1966a; 1966b; Padula 1988), Sasso Fratino ( Massei 1981; Gonnelli et al., 2006), Par. Naz. vers. romagn. (Alessandrini & Bonafede, 1996).

Nome italiano: Aceresta (Campania, Montello), Albero dell'uva (antichi), Bioescù (Lombardia, Brescia), Borsolo (Marche), Borzolo (Toscana), Bossolo (Italia), Cannuzza (Calabria, Catanzaro), Fusaria (Toscana, Arezzo), Lacrime di Giobbe (Italia), Lacrime di Giobbe (Toscana), Loffe da vecchio (Marche, Macerata), Naso mozzo (Toscana), Noseler mat (Veneto, Belluno), Nuciaina (Marche), Paternostri (Marche), Pianta da corone (Veneto, Belluno), Pistacc salvadegh (Lombardia, Brescia), Pistacch (Lombardia), Pistacchio di montagna (Toscana), Pistacchio falso (Italia), Pistacchio falso (Toscana), Pistacchio salvatico (Toscana), Pistacio salvadego (Veneto, Verona), Pistacio silvestre (Veneto, Verona), Sambucella (antichi), Sambucina (antichi), Sambuco maschio (Campania, Napoli), Stafilea pennata (Italia).