Il ranno alpino è una specie delle montagne mediterranee centro-occidentali, in Italia presente sulle Alpi Centrali e Occidentali, dalle quali si diffonde lungo gli Appennini sino alla Calabria, e sulle montagne della Sardegna. Cresce su rupi calcaree e in boschi aperti, soprattutto nelle faggete, da 600 a 1800 m circa. I frutti sono tossici. Il nome generico fu creato da Constantine Rafinesque-Schmaltz (1783-1840), un eccentrico botanico attivo anche in Nord America, che creò più di 6.700 nomi di piante, spesso senza spiegazioni, come in questo caso. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno. - Presenza nel Parco: rara e localizzata. - La Verna (Fiori, 1925; Matteini, 1968; Siemoni et al., 1989-1998; Padula, 1995; Ferrarini, 1998; Sirotti 1998), M. Penna, M. Calvano, La Beccia (Sirotti 1998), Arboreto Siemoni Badia Prataglia (Crudele et al., 2002).

Nome italiano: Arner nero (Veneto, Treviso), Bosul (Piemonte, Novara), Drosc (Piemonte, Torino), Frangola (Abruzzi), Frangola alpina (Emilia-Romagna), Frangolo (Abruzzi), Legn che spoessa (Lombardia, Bergamo), Ran de mont (Lombardia, Como), Rannno alpino (Italia), Ranno alpino di Carniola (Italia), Spì de corv (Lombardia, Brescia), Verna neira (Piemonte, Torino), Vrous (Piemonte, Cuneo).