La viola di Eugenia Parlatore è una specie endemica degli Appennini. Cresce in cotiche pioniere e pascoli sassosi d'altitudine su substrati calcarei. Il colore dei fiori è estremamente variabile, da blu-violetto a giallo a bianco. Il nome generico, già in uso presso i Romani per designare sia la pianta che il colore dei fiori di alcune specie, deriva da una radice indoeuropea che significa 'intrecciare', 'flessibile', 'sinuoso', forse per i lunghi rizomi di molte specie; il nome specifico di questa bellissima viola fu dedicato dal grande botanico Filippo Parlatore (1816-1877) a sua moglie Eugenia. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno. - Presenza nel Parco: diffusa soprattutto alle quote superiori. - Falterona (Marcucci, 1889, sub Viola calcarata; Baroni, 1897-1908; Zangheri, 1966a; 1966b; Sirotti 1998), Burraia (Zangheri, 1966a, sub V. calcarata subsp. eugeniae; Zangheri, 1966b; Sirotti 1998), M. Falco (Zangheri, 1966a, sub V. calcarata subsp. eugeniae; Zangheri, 1966b; Padula, 1988; 07/1980, 05/1986, 06/1989, Herb. Padula; Contarini, 1996; Semprini & Milandri, 2001), M. Gabrendo, Poggio Sodo dei Conti (Sirotti 1998), Foreste Casentinesi (Padula, 1995); Par. Naz., vers. tos. (Viciani & Gabellini, 2002), Par. Naz., vers. romagn. (Agostini, 1992; Sirotti & Fariselli, 2002). |