Il cerfoglio selvatico è una specie molto polimorfa a distribuzione europeo-caucasica presente in tutte le regioni dell'Italia continentale. Cresce nelle radure dei boschi e in cespuglieti di altitudine, con un’ampia distribuzione altitudinale, ma con optimum nella fascia montana superiore. La pianta contiene olii essenziali e resine ed era usata nella medicina popolare come diuretico ed emmenagogo; contiene però anche un alcaloide volatile e tossico (cherofillina), che può provocare avvelenamenti. Il nome generico deriva dal greco 'kháiro' (io rallegro) e 'phýllon' (foglia), e si riferisce all'aspetto elegante del fogliame; il nome specifico si riferisce ai petali caratteristicamente cigliati. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto. - Presenza nel Parco: rara, segnalata per Poggio Scali (Zangheri, 1966b); Campigna (Ferrari et al., 1982); La Verna (Siemoni et al., 1989-1998).

Nome italiano: Cerfoglio irsuto (Italia), Cerfoglio selvatico (Italia), Ciuvite (Friuli, Carnia), Soeza (Lombardia, Brescia).