Il coriandolo selvatico è una pianta annua a distribuzione originariamente irano-turanica, di recente introduzione nei paesi del Mediterraneo ed oggi presente in quasi tutte le regioni d'Italia, ma più frequente nell'Italia mediterranea. Cresce in coltivazioni cerealicole, ma anche in giardini e in ambienti ruderali alla periferia degli abitati, al di sotto della fascia montana inferiore. Sia il nome generico che quello specifico alludono alla caratteristica forma biglobosa del frutto, che ricorda una bifora o dei testicoli. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio. - Presenza nel Parco: rara e legata a pratiche agricole in via di sparizione. - Giampereta (Marcucci, 1889, sub Bifora flosculosa; Baroni, 1897-1908), fra Mandrioli e Pratovecchio (Baroni, 1897-1908), S. Giacomo in Meleto (Zangheri, 1966a; Zangheri, 1966b).

Nome italiano: Anesi (Veneto), Bifora testicolo (Italia), Coriandolo selvatico (Toscana), Coriandolo selvatico (Italia), Cugghiandru sarvaggiu (Sicilia), Cuggiannareddu (Sicilia, Avola), Erba bianca (Veneto), Erba che spoessa (Lombardia, Brescia), Erba del vangelo (Veneto), Loseno (Campania, Rocchetta), Nasca di morti (Sicilia, Modica), Naschi di mortu (Sicilia, Avola), Zizania (Veneto).