Il caglio aristato è una specie delle montagne dell'Europa sudoccidentale presente lungo tutto l'arco alpino e nell'Appennino settentrionale. Cresce in faggete e boschi misti di latifoglie decidue, sino alla fascia montana. Il nome generico deriva dal greco 'gala' (latte) così come quello italiano ‘caglio’: diverse specie venivano usate per far cagliare il latte nella lavorazione del formaggio; il nome specifico si riferisce alla punta acuta presente all’apice dei petali. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto. - Presenza nel Parco: diffusa soprattutto alle quote superiori. - Camaldoli, La Verna (Baroni, 1897-1908, sub G. sylvaticum); Poggio Giogo, Campigna in vari luoghi (Zangheri, 1966a), Passo della Calla (Zangheri, 1966a; Zangheri, 1966b), Falterona (Marcucci, 1989, sub G. sylvaticum; Zangheri, 1966b), Sasso Fratino, (Hofmann 1965; Tigliè 1974; Bottacci et al., 2003, sub G. laevigatum; Gonnelli et al., 2006), Valle di Capria (Padula, 1974, sub G. sylvaticum), Alto Archiano (Tassini, 1976 sub Galium sylvaticum var. aristatum); Campigna-Lama (Ferrari et al., 1979; 1982), Par. Naz. vers. tos. (Viciani & Gabellini, 2002), Par. Naz. vers. romagn. (Sirotti & Fariselli, 2002). Abbiamo qui riferito sia le antiche segnalazioni di Galium sylvaticum che il dato di Bottacci et al. (2003) per Sasso Fratino relativo a Galium laevigatum, dello stesso gruppo. |