L’antennaria dioica, o sempiterni di montagna, è una specie a vasta distribuzione circumboreale comune lungo tutto l'arco alpino, più rara nell'Appennino settentrionale e centrale. Cresce in pascoli, prati aridi, ambienti sassosi asciutti, boschi radi, su suoli debolmente acidi, dalla fascia submediterranea alla fascia alpina. La pianta veniva usata nella medicina popolare per presunte proprietà emollienti. Il nome generico si riferisce ai peli del pappo, simili alle antenne di alcuni insetti, quello specifico al fatto che i fiori maschili e femminili sono portati da piante diverse (pianta dioica). Forma biologica: camefita reptante. Periodo di fioritura: giugno-agosto. - Presenza nel Parco: rara e localizzata soprattutto nelle praterie di crinale. - Falterona (Baroni, 1897-1908), M. Falco, Sodo dei Conti, Burraia (Zangheri, 1966a, sub A. dioica var. gallica; Zangheri, 1966b, sub A. dioica var. gallica); Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975); M. Falco (Semprini & Milandri, 2001).

Nome italiano: Antennaria dioica (Italia), Bambagia salvatica (Toscana), Barba de frate (Liguria, Porto Maurizio), Erba de tuis (Liguria, Nizza), Genepi minur (Piemonte), Ispidula (Toscana, Pisa), Piede di gatto (Toscana, Pisa), Pinser di mont (Friuli, Carnia), Piotta de gattu (Liguria, Porto Maurizio), Sempiterna di montagna (Italia), Semprevivo (Friuli, Carnia), Simpriviv di mont (Friuli, Carnia), Tè d'europa (Piemonte).