La lattuga montana è una specie europea presente in quasi tutte le regioni dell'Italia continentale, ma più comune sulle Alpi. Ha l'optimum nelle faggete acidofile e nelle abetine della fascia montana, ove cresce soprattutto nei consorzi ad alte erbe delle radure e dei margini dei boschi, su suoli profondi, ricchi in humus, poveri in carbonati, da subneutri ad acidi. Il nome generico, dal greco 'prenes' (prono) ed 'anthos' (fiore), si riferisce ai capolini rivolti verso il basso, il nome specifico al colore dei fiori. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto. - Presenza nel Parco: diffusa soprattutto alle quote superiori. - Camaldoli (Marcucci, 1889), La Verna (Marcucci, 1889; Matteini, 1968; Siemoni et al., 1989-1998; Ferrarini, 1998), Campigna, Passo dei Mandrioli, Burraia (Zangheri, 1966a; 1966b); Campigna-Lama (Ferrari et al., 1979; 1982); Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975), Alto Archiano (Tassini, 1976); Camaldoli (Padula et al., 1988), Par. Naz., vers. romagn. (Sirotti & Fariselli, 2002), Par. Naz., vers. tos. (Viciani & Gabellini, 2002); Sasso Fratino, (Hofmann 1965; 1991 Massei 1981, Bottacci et al., 2003; Montanari, 2005; Gonnelli et al., 2006).

Nome italiano: Busteis (Friuli, Carnia), Cardedda di muntagna (Sicilia), Lattuga montana (Toscana), Lattuga montana (Italia), Latuja (Friuli, Carnia), Prenante (Italia), Salate salvadie (Friuli, Carnia).