L’asfodelo a frutti grandi è una specie delle montagne dell'Europa meridionale presente in quasi tutte le regioni dell’Italia continentale. Cresce in prati e pascoli montani e ai margini delle faggete, con optimum nella fascia montana. Per quanto i tuberi venissero consumati in periodo di carestia, la pianta è tossica per la presenza di diversi alcaloidi: nella mitologia greca gli asfodeli erano il simbolo dei defunti. Il nome generico deriva dal greco 'a' (non), 'spodos' (cenere), ed 'elos' (valle) e significa quindi 'ciò che non è stato ridotto in cenere nelle valli', per la tendenza degli asfodeli a dominare la vegetazione mediterranea dopo gli incendi; quello specifico si riferisce alle grandi dimensioni dei frutti. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno. - Presenza nel Parco: piuttosto localizzata. - Camaldoli (Marcucci, 1889, sub Asphodelus albus; Baroni, 1897-1908, sub A. albus), Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975), La Verna (Ferrarini, 1998, sub A. albus), Prato alla Penna (05/2003, Herb. Padula, sub A. albus), Campigna (Zangheri, 1966a, sub A. albus; Zangheri, 1966b, sub A. albus), Par. Naz., vers. romagn. (Semprini & Milandri, 2001). |