Il paléo ginocchiato è una pianta annua a distribuzione stenomediterranea con gravitazione occidentale presente in quasi tutte le regioni a sud del Po. Cresce nelle lacune delle garighe mediterranee, da cui è passata ad ambienti antropizzati come gli incolti e i muri, su suoli ricchi in scheletro, aridi d’estate, con optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico, che in latino significa 'fuscello', era già in uso presso i Romani: fu citato da Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C) e poi da Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) per una pianta simile a una Poacea; il nome specifico si riferisce ai fusti piegati a ginocchio verso la base. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno. - Presenza nel Parco: di presenza dubbia, da confermare. - Da Poggio Scali a Pian del Pero (Zangheri, 1966b). Specie strettamente mediterranea, la cui presenza è poco probabile almeno alle quote della stazione citata: Zangheri (1966b) riporta dubitativamente un dato di Baccarini il cui exsiccatum non è presente in Erbario Centrale (FI) e che merita conferma. |