© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Casentino, comune di Chiusi della Verna, ai margini dell'abitato, radura in area boscosa, Toscana, Italia 12/08/2007 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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La festuca debole è una specie endemica delle Alpi Occidentali e dell’Appennino centro-settentrionale (incluse le Alpi Apuane), dalla Liguria all'Abruzzo. Cresce in prati aridi e pascoli sino a 1200 m circa. Il nome generico, che in latino significa 'fuscello', era già in uso presso i Romani: fu citato da Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C) e poi da Plinio il vecchio (23-79 d.C.) per una pianta simile ad una Poacea; il nome specifico in latino significa ‘povero, debole’. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio. - Presenza nel Parco: Campigna (Zangheri, 1966b, sub F. glauca; Ferrari et al., 1982, sub F. cinerea e F. ovina), Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975, sub F. glauca), La Verna (Siemoni et al., 1989-1998), Versanti erosi (Giacinti Baschetti, 1998), Par. Naz., vers. tos. (Viciani & Gabellini, 2002), Par. Naz., vers. romagn. (Agostini, 1992; Sirotti & Fariselli, 2002); Sasso Fratino (Gonnelli et al., 2006). Sono state qui riferite le segnalazioni di Festuca cinerea per Campigna di Ferrari et al. (1982), entità poco diffusa nell'area (B. Foggi, com. verb.) che potrebbero riferirsi anche ad altre entità del ciclo di F. ovina in senso ampio. |
Nome italiano: Festuca debole (Italia), Festuca inops (Italia).
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Casentino, comune di Chiusi della Verna, ai margini dell'abitato, radura in area boscosa., Toscana, Italia 12/08/2007 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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