La carice brizolina è una specie a distribuzione prevalentemente centroeuropea presente in tutte le regioni dell’Italia settentrionale salvo che in Valle d’Aosta e in Emilia-Romagna (di presenza dubbia in Friuli Venezia Giulia), ma ormai divenuta rarissima e in via di scomparsa. Cresce in boschi umidi, arbusteti e cenosi erbacee igrofile e ripariali, in aree planiziali e collinari. Il nome generico deriva dal greco 'keìro' (tagliare), per il margine fogliare tagliente di alcune specie; il nome specifico allude alla vaga somiglianza con specie del genere Briza (Poaceae). Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno. - Presenza nel Parco: da confermare. Passo Porcareccio (Paoli & Ciuffi Cellai, 1973). Specie rarissima in Toscana, segnalata anticamente nel senese e relativamente di recente sull'Alpe di Catenaia (campione di erbario, leg. M. Raffaelli, 1967, FI) e all'interno del Parco, presso un piccolo acquitrino al Passo Porcareccio, da Paoli & Ciuffi Cellai (1973); l'ambiente della stazione originale è stato in passato modificato e solo recentemente nel sito è stata ripristinata una zona di ristagno; la specie non è stata finora ritrovata. Un controllo dei campioni di erbario ha evidenziato inoltre che risultano carenti alcuni caratteri essenziali per l'identificazione, per cui il dato è meritevole di conferma.

Nome italiano: Carice brizoide (Italia), Carice brizolina (Italia).