Il falso cipresso dell'Arizona è un albero originario delle montagne dell'Arizona e del Messico. Da noi questa pianta ornamentale viene normalmente venduta sotto il nome di Cupressus arizonica, che però ha foglie di colore verde scuro e non glauche, e che in Italia è molto meno diffuso. La presenza in Italia è documentata a partire dal 1892, ed è oggi presente come specie avventizia in diverse regioni.In passato è stato spesso impiegato a scopo ornamentale per la formazione di alte siepi protettive, oggi si usa di meno a questo scopo, anche perché dopo alcuni anni di potatura dà segni di seccume e sofferenza; è ancora molto frequente in parchi e giardini nella forma arborescente. Nelle zone di origine le pigne (galbuli) rimangono chiuse per molti anni e si aprono liberando i semi soltanto quando la pianta madre è stata colpita da shock termico causato da un incendio, il che favorisce la disseminazione in ambienti liberi dalla concorrenza di altre specie. Il nome del genere deriva dal greco ‘hesperís’ (vespertino, occidentale) e ‘cypárissos’ (cipresso), e significa’Cipresso dell’Emisfero Occidentale’; il nome specifico si riferisce a una delle aree di origine, l'Arizona. Forma biologica: fanerofita scaposa. - Presenza nel Parco: coltivata a quote basse. - Camaldoli (02/1979, Herb. Padula, 2/1979 leg. Padula Herbario Museo Siemoni), Pratovecchio culta. (01/2001, Herb. Padula), Bibbiena (04/2005, Herb. Padula), Arboreto Siemoni Badia Prataglia (Crudele et al., 2002), Foresta della Lama (Vazzano 2006).

Nome italiano: Cipresso dell'Arizona (Italia).