Il garofano dei Certosini appartiene a un complesso di entità presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna e Friuli Venezia Giulia; la sottospecie nominale manca anche in alcune regioni dell'Italia centrale e nelle estreme regioni meridionali. Cresce in prati aridi su substrati calcarei, dal livello del mare alla fascia alpina. Il nome generico deriva dal greco 'Theòs' (Dio, Giove) e 'anthos' (fiore) e significa dunque 'fiore di Giove'; il nome specifico significa ‘dei Certosini’, frati che coltivavano la pianta presso i monasteri. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto. - Presenza nel Parco: Passo della Calla (Zangheri, 1966b, sub Dianthus carthusianorum subsp. carthusianorum), Par. Naz. Vers. tosc. (Viciani & Gabellini, 2002), tra Giona e Pezza (Giacinti Baschetti, 1998), Par. Naz. vers. romagn. (Alessandrini & Bonafede, 1996), San Paolo in Alpe (Giacinti Baschetti, 1998).

Nome italiano: Basilico selvatico (antichi), Garofalu di rocca (Sicilia), Garofalu sarvaggiu (Sicilia), Garofanein salvadegh (Emilia-Romagna, Reggio), Garofanino dei Certosini (Italia), Garofano da prato (Toscana), Garofano dei Certosini (Italia), Garofano salvatico (Toscana), Garofol selvadegh (Lombardia, Como), Garofolì de mont (Lombardia, Brescia), Garofolitt (Lombardia, Cant. Ticino), Ocimoide (antichi), Oculi Cristi (Veneto, Verona), Viola di lepre (Toscana), Viola di tallo (Toscana), Viola salvatica (Toscana).