La scilla di Elisa Speta è una specie a distribuzione prevalentemente illirica presente solo in Friuli-Venezia Giulia. La distribuzione regionale è ristretta al Carso Triestino e Goriziano ove la specie è abbastanza diffusa ma piuttosto rara, evitando le zone con Flysch e le parti più alte. Cresce in prati aridi su suoli calcarei spesso decalcificati e quindi subneutri, non molto profondi, ricchi in scheletro e aridi d'estate, al di sotto della fascia montana. La pianta, soprattutto nei bulbi, contiene sostanze tossiche. Il nome generico deriva dal greco 'prós' (vicina) e 'peráo' (io passo) probabilmente intendendo che il genere si avvicina a Scilla da cui fu segregato; il nome specifico è dedicato ad Elisa, moglie del descrittore della specie. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: agosto-settembre.

Nome italiano: Jacinteddu autunnali (Sicilia), Lillixeddu (Sardegna), Prospero (Italia), Scilla autunnale (Italia).