La robbia dei tintori, o robbia domestica, è una specie di origine asiatica (dal Medio Oriente e Turchia all'Asia Centrale), da noi in passato coltivata per la tintura dei tessuti, oggi raramente presente allo stato subspontaneo in quasi tutte le regioni d'Italia, ma in forte regresso e in molte regioni non più osservata da lungo tempo. Nel territorio euganeo è presente solo sul M. Pirio e dintorni. Cresce in boscaglie e siepi, al di sotto della fascia montana. Dalla radice, che contiene diversi composti polifenolici (antrachinoni), si otteneva sin da tempi antichissimi un colorante rosso, da cui derivano sia il nome generico (dal latino 'ruber', rosso) che quello specifico. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile giugno.

Nome italiano: Alizaro (Toscana), Alosso (Toscana), Alsabagia (Piemonte), Arozzari (Toscana, Prato), Barba gialla (Toscana, Val di Chiana), Barba rossa (Toscana, Val di Chiana), Eritrodano (antichi), Eritrodono (antichi), Erva di tinciri (Sicilia), Garansa (Lombardia, Brescia), Garansa (Piemonte, Torino), Garanza (Toscana), Grapp (Lombardia, Milano), Lizzari (Toscana), Robbia (Toscana), Robbia domestica (Italia), Robbia tintoria (Italia), Roebia (Lombardia, Brescia), Roja (Abruzzi), Rosia (Calabria, Bova), Rubbia (Toscana), Rubbia (Sicilia, Etna), Rubbia (Abruzzi), Rubia (Veneto, Verona), Rubia (Piemonte), Ruggia (Sicilia, Etna), Ruggia (Calabria), Rujja (Abruzzi), Rumia (Piemonte), Ruojja (Abruzzi, Larino), Rusia (Calabria, Bova), Tuje (Piemonte), Varancia (antichi).