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Specie circumboreale presente, ma rarissima, nell’Italia centro-
settentrionale in paludi, acque, stagnanti e risaie con acque
meso-eutrofiche, al di sotto dei 400 m. - Scomparsa da circa
mezzo secolo, segnalata più recentemente nel territorio
circostante (Molinella – BO). - È una pianta erbacea perenne
con rizoma orizzontale immerso del fango lungo parecchi
decimetri, dai cui nodi originano numerose foglie portate da
piccioli flessuosi di 5-15 cm (anche più lunghi in piante
sommerse), con lamina glabra, cerosa, a contorno circolare,
completamente divisa in 4 segmenti e simile ad un quadrifoglio.
Gli sporocarpi sono portati da un pedicello lungo almeno 2 cm,
situato alla base del picciolo. Sporifica tra marzo e giugno. - Il
nome generico è dedicato a Luigi Ferdinando Marsili (1658-
1730), eminente botanico italiano e fondatore dell'Istituto delle
Scienze di Bologna.
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Foglie di aspetto diverso
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Foglie munite di vescicole rigonfie. Fiori a simmetria bilaterale
Utricularia australis R. Br.
Specie europea presente in Italia centro-settentrionale ed in
qualche regione del sud, dal livello del mare a 300 m circa, in
risaie, acque stagnanti eutrofiche, ricche di nutrienti. - Diffusa. -
È una pianta erbacea perenne di 5-15 dm, con getti invernali
sferici. I rami natanti sono verdi, con foglie assimilatrici e
rizoidi appiattito-nastriformi di 3-30 mm. Le foglie, di 1-4(-
8)cm, hanno numerosi segmenti dentellati con circa 1 ciglio per
dentello e numerose (10-200) vescicole di circa 3 mm. I fiori
sono portati da peduncoli lunghi 10-40 cm (3-5 volte più lunghi
delle brattee) e larghi 1-3 mm, portanti 3-7(-12) fiori sottesi da
brattee di 3-4 mm, con corolla zigomorfa di 13-20 mm, giallo-
chiara, a labbro inferiore piano e sperone di 6-10 mm curvato
verso l’alto. Fiorisce tra luglio e agosto. - Il nome generico
deriva dal latino 'utriculus' (piccolo otre, otricello), in allusione
alle caratteristiche vescichette sommerse che servono alla pianta
per catturare minuscoli organismi acquatici.
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Foglie senza vescicole rigonfie. Fiori a simmetria
raggiata
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Foglie trifogliate (composte, con 3 sole foglioline)
Melilotus altissimus Thuill.
Specie eurosiberiana presente in quasi tutta Italia (salvo
Calabria e Sardegna) dal livello del mare a circa 600 m
(raramente anche più in alto), in incolti umidi, soprattutto nel
letto dei fiumi ed ai bordi degli stagni. - Rinvenuto da Bertoloni
a metà dell'800, da riconfermare. - È una pianta erbacea bienne
o perenne di 5-15 dm, con fusti ramificati sin dalla base, eretti,
spesso arrossati. Le foglie sono alterne e trifogliate, con
foglioline lineari-lanceolate a margine dentato e stipole lineari
intere. I fiori, disposti in racemi allungati di 2-5 cm, hanno
calice con 5 denti di circa 2 mm, corolla gialla a simmetria
bilaterale di 5-7 mm, con ali maggiori od uguali alla carena ed
al vessillo, 10 stami riuniti a tubo ed un ovario monocarpellare.
Il frutto è un legume di 2.5-3 x 3.5-5 mm, peloso, alla fine
annerito, con nervi irregolarmente reticolati, terminato da un
mucrone. Fiorisce tra luglio ed ottobre. - Il nome generico