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deriva dal greco 'meli' (miele) e 'lotos' (trifoglio). È debolmente
tossica per la presenza di cumarine.
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Foglie non trifogliate
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Foglie pennato-divise
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Foglie palmato-divise o palmato-lobate
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Foglioline larghe al massimo 2 mm
Hottonia palustris L.
Specie eurosiberiana presente in Italia centro-settentrionale, dal
livello del mare a circa 800 m, in acque stagnanti poco
profonde, mesotrofiche, povere di sostanze disciolte e di
calcare, spesso in stazioni ombrose e su fango torboso. -
Scomparsa da oltre trent’anni dall’unica stazione storica del
Ferrarese. - È una pianta erbacea perenne di 2-4(-8) dm, con
fusto radicante alla base, ingrossato e più o meno galleggiante.
Le foglie sono alterne o irregolarmente verticillate, di 2-3 x 6-8
cm, pennato-divise in segmenti lineari larghi circa 1 mm, acuti
e interi. L’asse fiorifero è eretto, cilindrico, con grossi peli
ghiandolari rossastri. I fiori, disposti in verticilli sovrapposti e
portati da peduncoli di circa 5 mm, sono larghi circa 2 cm e
sottesi da brattee lineari di circa 1 x 8 mm. Hanno 5 sepali acuti
saldati alla base di circa 1 x 5 mm, e 5 petali fusi tra loro alla
base in un tubo giallo di circa 2 x 4 mm sormontato da 5 lobi
riflessi, bianco-violetti, di circa 2 x 8 mm. Il frutto è una
capsula subsferica di 3-6 mm. Fiorisce tra aprile e maggio. – Il
nome generico è dedicato al medico e botanico olandese, Petrus
Hotton (1648-1709).
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Foglioline molto più larghe di 2 mm
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Foglioline ad apice arrotondato. Fiori disposti in racemi. Petali 4
Nasturtium officinale R. Br. subsp. officinale
Specie subcosmopolita presente in tutta Italia, dal livello del
mare a 1500 m circa (eccezionalmente più in alto), in
vegetazioni umide nei fossati, in piccoli corsi d'acqua, lungo le
rive degli stagni, su suoli fangosi ricchi in basi, in acque sia
lentamente fluenti che stagnanti, di solito legata a canneti di
acque poco profonde, o sommersa in acque profonde sino ad 1
m, ricche in nutrienti e carbonati. - Rinvenuto solo a Ferrara nel
1904 e da allora non più riconfermato; da ricercare. - È una
pianta erbacea perenne di 3-4 dm, con fusto ascendente, glabro
e ramoso in alto, cavo all'interno. Le foglie sono alterne e
composte, imparipennate, quelle basali con picciolo di 3-5 cm e
2-3 coppie di segmenti laterali progressivamente ingrossati di 9-
12 x 16-18 mm, dentellati al margine e segmento terminale
reniforme di 18-28 x 12-18 mm. Le foglie del fusto hanno
picciolo più breve e segmento terminale rotondo o ovato di 14 x
14-16 mm. I fiori, disposti in racemi brevi, hanno 4 sepali
brunastri di circa 3 mm, 4 petali bianchi di 6-7 mm, disposti
orizzontalmente, e 4+2 stami con antere gialle. I frutti sono
delle silique di circa 2 x 13-18 mm, con semi disposti in 2 serie,
con circa 25 areole su ciascuna faccia. Fiorisce tra maggio e
luglio. - Le foglie giovani sono commestibili, soprattutto in
insalate miste a causa del sapore molto marcato. Il nome
generico forse deriva dal latino 'nasi tortium' (naso torto) per
l'odore penetrante della pianta; il nome specifico deriva dal