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Specie eurosiberiana divenuta oggi subcosmopolita presente in
tutta Italia, dal livello del mare a 1000 m circa, in canneti e
fossi, su suoli fangosi poveri in carbonati. - Rara. - È una pianta
erbacea perenne (a volte annuale) di 1-10 dm, con fusto
ingrossato e tubuloso, solitamente verde. Le foglie, semplici ed
opposte, sono di color verde-chiaro, con lamina di 1.5-4 x 4-12
cm, le inferiori brevemente picciolate, le altre sessili. I fiori
sono disposti in racemi 20-60-flori, glabri o raramente con
ghiandole sparse, originanti all’ascella delle foglie, con
peduncoli di 6-7 mm eretto-patenti, divergenti dal fusto ad
angolo acuto o ripiegati verso l’alto, più lunghi delle brattee. I
fiori hanno un calice di 4 sepali, corolla larga 5-10 mm con 4
petali bluastri fusi alla base in un breve tubo, 2 stami ed uno
stilo di 1.5-2.5 mm. Il frutto è una capsula subrotonda di 2.5-3.5
mm, un po’ più breve del calice. Fiorisce tra giugno ed ottobre.
- Il nome generico deriva forse dalla leggenda di Santa
Veronica, la donna che pulì il volto di Cristo con un fazzoletto
prima della crocifissione, ed allude alle venature più scure nella
corolla presto caduca di alcune specie oppure al fatto che molte
specie fioriscono precocemente, durante la settimana santa.
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Foglie a margine intero
Elatine triandra Schkuhr
Specie circumboreale presente in Emilia-Romagna, Lombardia
e Piemonte, in risaie ed acque di risorgiva. E' stata ritovata nelle
risaie del Basso Ferrarese, da ricercare. - È una pianta erbacea
con foglie opposte, lineari-spatolate, di 1-2 x 6-12 mm, a
margine intero. I fiori soono a simmetria raggiata, tetrameri ed
hanno 3 sepali, 3 petali bianchi o rosei di 1-1.2 mm (spesso
assenti nelle forme sommerse), 3 stami ed un ovario supero
tricarpellare. Il frutto è una piccola capsula contentente semi
ricurvati a banana. - Il nome generico è quello di una pianta
citata da Plinio, quello specifico allude alla presenza di 3 soli
stami.
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Foglie a margine dentato o dentellato
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Foglie lineari, più strette di 3 mm, chiaramente dentate al margine
Najas marina L. subsp. marina
Specie subcosmopolita presente in Italia settentrionale, in
qualche regione del centro ed in Sardegna, dal livello del mare a
300 m circa, in acque dolci ferme o lentamente fluenti, piuttosto
fredde, profonde sino ad 1 m, meso-eutrofiche, a fondo
sabbioso o ghiaioso. - Poco diffusa. - È una pianta erbacea
annuale dioica di 1-10 dm, con fusto ingrossato (sino a 2 mm),
subdicotomo-ramoso, e foglie semplici, opposte o verticillate a
3, lineari, di 1-2 x 15-40 mm, a margine grossolanamente
dentato, con guaina intera o quasi. I fiori sono sessili all’ascella
delle foglie, quelli maschili ridotti al solo stame, quelli
femminili ad un ovario a forma di fiasco con 3 stimmi lineari. Il
frutto è un achenio ovoide di 3-6 mm. Fiorisce tra giugno e
agosto. - Il nome generico allude alle Najadi, ninfe delle
sorgenti e dei fiumi nella mitologia greca.