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Specie paleotemperata-subtropicale oggi presente in qualche
regione dell’Italia centro-settentrionale, dal livello del mare a
300 m circa, in acque stagnanti profonde 1-2 m e quindi
soggette a riscaldamento estivo, paraeutrofiche e povere di
calcare; un tempo più diffusa ed utilizzata per l'alimentazione
umana sin dal neolitico (castagna d'acqua), è oggi in forte
regresso a causa delle bonifiche, dell'inquinamento e delle
nutrie che si cibano dei suoi frutti. - Comune nei principali corsi
d'acqua provinciali, da ricercare. - È una pianta erbacea annuale
di 5-20 dm, con fusto sommerso portante radici pennate e foglie
galleggianti in rosetta. La lamina fogliare è rombica, di 1-4 cm,
dentata verso l’apice, portata da un picciolo fusiforme
fortemente ingrossato alla base e cavo all’interno. I fiori,
ascellari su peduncoli ricchi di peli, sono tetrameri, con 4 sepali,
4 petali bianchi precocemente caduchi di circa 8 mm, 4 stami ed
ovario biloculare semi-infero. Il frutto è una noce con tozzi
cornetti, larga 2-4 cm. Fiorisce tra giugno e luglio. - Il nome
generico deriva dal 'trépo' (io mi volgo), con riferimento alla
radichetta della nuova pianta prima volta verso l'alto, poi verso
il basso.
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Foglie senza picciolo, non disposte in rosetta, più
strette di 1 cm
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Foglie embriciate (disposte sui fusticini come le squame di un pesce)
Azolla filiculoides Lam.
Specie di origine americana diffusa in quasi tutta Italia, dal
livello del mare a 300 m circa, in acque stagnanti o a deflusso
molto lento, mediamente eutrofiche. - Diffusa. - È una pianta
erbacea annuale di pochi cm. Gli individui natanti hanno radici
capillari pendule. I fusti sono prostrati e lunghi 1-3 cm da
giovani, poi quasi eretti e lunghi sino a 5 cm, non articolati,
coperti da 2 file di piccole foglie squamose, verdi-glauche,
arrossate alla fine, strettamente sovrapposte, ovali-ottuse, con
margine cartilagineo largo fino a 1/5 del totale e peli
monocellulari sulla faccia superiore. Le foglie (fronde) sono
divise in 2 lobi, quello superiore è verde, aereo, quello inferiore
è incolore, sommerso; in una cavità del lobo superiore vive in
simbiosi il batterio azotofissatore
Anabaena azollae
. La pianta
si riproduce per spore, le megaspore sono verrucose e a bordo
angoloso. Sporifica tra luglio e settembre. - il nome generico
potrebbe derivare dal grec 'azo' (disseccare) e 'ollyo' (rovinare),
alludendo al fatto che la pianta appassisce presto fuori
dall'acqua.
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Foglie di aspetto diverso
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Foglie senza radichette sulla pagina inferiore
Wolffia arrhiza (L.) Horkel ex Wimm.
Specie di origine paleotropicale, da noi avventizia, presente in
Italia centro-settentrionale ed in Sicilia, dal livello del mare a
300 m circa, in risaie ed acque oligotrofe. - Da ricercare. - È
una piccola pianta erbacea annuale (la più piccola tra le
fanerogame europee), ridotta a singole foglioline ovoidi-
globose di 0.5-1 mm, piane di sopra e convesse di sotto,
liberamente natanti a pelo d'acqua, spesso in grosse colonie,
senza radici. Nelle nostre zone non fiorisce e si riproduce