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lunghe)
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Foglie almeno 2 volte più lunghe che larghe
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Foglie più strette di 10 cm. Fiori più stretti di 1.5 cm
Hydrocharis morsus-ranae L.
Specie eurasiatico-temperata presente in Italia centro-
settentrionale, dal livello del mare a circa 500 m, in acque
calme, fossi e paludi con acque stagnanti meso-eutrofiche, non
o poco inquinate. - Rara e in ulteriore diminuzione. - È una
pianta erbacea perenne di 2-4 dm, con fusti flessuosi e tenaci ad
internodi di 6-10 cm e nodi radicanti nel fango, portanti una
rosetta di foglie galleggianti ed 1 o pochi fiori lungamente
peduncolati. Le foglie, semplici, hanno picciolo di (3-)5-10(-12)
cm con stipole basali lanceolate lunghe sino a 2 cm e lamina
cuoriforme di 15-25(-50) x 17-28(-60) mm, con insenatura
basale di 6-9 mm, margine intero ed apice ottuso. I fiori sono
dioici, quelli femminili isolati quelli maschili in gruppi di 2-3 su
peduncoli di 2-6 cm (nel frutto fino a 12 cm), con calice diviso
in 3 lacinie triangolari di 3 mm di colore verde o rosa, 3 petali
subspatolati di 5-6 x 6-7 mm, bianchi con macchie gialle alla
base, e numerosi stami. Il frutto è una bacca. Fiorisce tra luglio
e settembre. - Il nome generico deriva dal greco 'hydor' (acqua)
e 'charis' (gioia, ornamento), quello specifico probabilmente si
riferisce alla credenza che le rane si nutrissero di tale pianta.
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Foglie più larghe di 10 cm. Fiori più larghi di 1.5 cm
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Fiori bianchi. Foglie con nervi che verso il margine si biforcano a 90 gradi
Nymphaea alba L.
Specie eurasiatica presente in quasi tutta Italia, dal livello del
mare a 1500 m circa, in acque stagnanti oligo-mesotrofiche
profonde fino a 1.5 m. - Comune nella Cassa di Campotto,
quasi scomparsa a Valle Santa. - È una pianta erbacea perenne
di 2-20 dm, con rizoma carnoso affondato nel fango e fusto
flaccido, tenace. La lamina fogliare è semplice, piana, circolare
(1-3 dm), galleggiante sull’acqua, con picciolo inserito ad 1/3
della lunghezza e nervi che al margine si biforcano con un
angolo di circa 90 gradi. I fiori, a simmetria raggiata, sono
natanti, larghi 10-12 cm, con 4 sepali bianchi di sopra e verdi di
sotto e circa 20 petali candidi, raramente rosei, spiralati, gli
interni trasformati in numerosi stami gialli, ed ovario semi-
infero con 8 o più carpelli. Il frutto è una capsula subglobosa
che matura sul fondo. Fiorisce tra giugno e settembre. - Il nome
generico sembra derivare dal persiano 'ninufar', nome di una
pianta acquatica simile alla ninfea; secondo Teofrasto e
Dioscoride invece deriverebbe dal greco 'nymphaia' (pianta
delle ninfe). La pianta è tossica ma gli organi ipogei, dopo
trattamento, venivano usati per l'alimentazione in periodi di
carestia.
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Fiori gialli. Foglie con nervi che verso il margine si biforcano ad angolo acuto
Nuphar lutea (L.) Sm.