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l’apparente prosecuzione del fusto. Il frutto è un achenio di
circa 1 mm. Fiorisce tra giugno e novembre. - Il nome generico
deriva dal latino 'scirpere' (intrecciare, ad es. per fare cesti),
quello specifico dal greco 'schoinos' (giunco).
170
Infiorescenza di aspetto diverso
171
171
Infiorescenza ramificata, con rami portanti più di una
spiga. Fiori ermafroditi (lente!)
172
171
Infiorescenza non ramificata, con spighe solitarie. Fiori
unisessuali
178
172 Spighe lunghe 3-4 mm, formate da soli 2-3 fiori (lente!)
Cladium mariscus (L.) Pohl
Specie subcosmopolita presente in quasi tutta Italia dal livello
del mare a 800 m circa, in prati umidi e torbiere neutro-basiche.
- Diffusa solo in ambito costiero, da ricercare all'interno. - È
una pianta erbacea perenne di 8-20 dm, con rizoma orizzontale
e fusto eretto, robusto, cilindrico in basso, largo 1-3 cm e
trigono in alto. Le foglie hanno una guaina a nervature
reticolate e lamina carenato-conduplicata larga 7-13 mm,
tagliente sul margine. L’infiorescenza è una antela composta,
ramificata, formata da spighe brune di 3(-4)mm, riunite a 4-10
in glomeruli e composte da (1-)2-6 fiori dei quali il superiore è
maschile. Gli stami e gli stimmi sono 2(-3). Le sete perigoniali
solitamente mancano. Il frutto è un achenio lanceolato, bruno,
di circa 3 mm. Fiorisce tra maggio e luglio. - Il nome generico
in greco significa 'piccolo ramo', quello specifico, che in latino
significa 'di luoghi umidi', ricorda una pianta di tal nome
menzionata da Plinio.
172 Spighe più lunghe di 4 mm, formate da più di 3 fiori
173
173 Fusto a sezione triangolare
174
173 Fusto a sezione circolare
177
174
Fusti fioriferi non giunchiformi, fogliosi. Infiorescenza
terminale al fusto
175
174
Fusti fioriferi giunchiformi, senza foglie (foglie tutte
basali). Infiorescenza unilaterale
176
175 Spighe brevi, di 2-5 mm. Glume con apice ottuso o acuto, ma senza mucrone (lente!)
Scirpus sylvaticus L.
Specie circumboreale presente in Italia centro-settentrionale, in
Calabria e Sicilia dal livello del mare a 1800 m circa, in prati
paludosi e boscaglie umide. - Segnalato da Bertoloni a metà
dell'800 proprio ad Argenta ma in seguito non più riconfermato
in tutto il Ferrarese. - È una pianta erbacea perenne di 3-9(-12)
dm, con stoloni sotterranei brevi e fusti eretti, trigoni. Le foglie
sono larghe 8-12(-18) mm e almeno le guaine inferiori sono
brune. L’infiorescenza è una antela ramificata di 1-2 dm, con
grosse brattee fogliacee, portante numerose spighe disposte in
fascetti di 2-5 all’apice dei rami. Le spighe sono brune, ovali (3-
4 mm) con glume più o meno acute all’apice ma non
mucronate. I frutti sono degli acheni giallo-bruni, trigono-
clavati di circa 1 mm, circondati da sete perigoniali dritte e
lunghe altrettanto. Fiorisce tra maggio e luglio. - Il nome
generico era già in uso presso Plauto e Plinio per designare una