17
cavalli.
Parchi:
Basilisco.
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Fiori rossi
Aesculus carnea Hayne
Origine:
ibrido probabilmente selezionato in Germania intorno al
1820, derivante dall’incrocio tra il comune ippocastano (A.
hippocastanum) e da una specie arbustiva americana (A. pavia) dai fiori
rossi.
Usi e curiosità:
è una pianta molto rustica a crescita rapida che
sopporta bene i periodi di siccità e le basse temperature invernali.
Descrizione:
albero alto sino a 20 m, con foglie opposte, caduche,
lungamente picciolate, palmato-composte con 5-7 foglioline ovato-
lanceolate, con apice acuto e margine doppiamente seghettato. I fiori,
ermafroditi e privi di profumo, hanno 4-5 petali di colore rosa con
sfumature giallastre e sono raccolti in racemi conici lunghi fino a 20
cm. I frutti sono capsule spinose poco pungenti, prima verdastre poi
giallastre, larghe al massimo 6 cm, che contengono da 1 a 4 semi molto
simili alle castagne.
Etimologia:
il nome generico era già in uso presso
i Romani che però con esso designavano una quercia. Il nome specifico
in latino significa ‘color carne’ in riferimento al colore dei fiori.
Parchi:
Arcobaleno.
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Foglie con cattivo odore se sfregate tra le dita. Fiori bianchi. Frutti carnosi
Sambucus nigra L.
Origine:
il sambuco nero è una specie subatlantico-sudeuropea
presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia montana
superiore. Originaria di boschi di forra freschi ed umidi si è poi diffusa
in ambienti disturbati ed è oggi comunissima presso gli abitati, su suoli
limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in basi ed in composti azotati,
da neutri a subacidi.
Usi e curiosità:
è una pianta da cui si possono
estrarre varie sostanze, tra cui tannino, saccarosio, olio essenziale,
coloranti, cera e resine; per questo è utilizzata nella medicina popolare.
I fiori sono utilizzati per preparare bevande, i frutti per sciroppi,
marmellate, succhi e liquori. Si adatta molto bene ai diversi tipi di
terreno e clima. Può vivere circa 50 anni.
Descrizione:
arbusto o più
raramente albero che può raggiungere i 5-7 m. La scorza è di colore
grigio chiaro, con lenticelle evidenti; invecchiando si screpola e assume
un aspetto solcato longitudinalmente; il midollo è tenero, spugnoso, di
colore biancastro. Le foglie, opposte ed imparipennate, sono lunghe 10-
30 cm e composte da 5-7 foglioline ovato acuminate, seghettate al
margine, di colore verde scuro di sopra, verde chiaro di sotto. I fiori
sono riuniti in corimbi ombrelliformi terminali larghi 10-20 cm. I
singoli fiori sono composti da cinque petali bianchi, molto odorosi. I
frutti sono delle bacche di colore nero-violaceo contenenti tre noccioli.
Etimologia Il nome generico deriva dal greco 'sambuke', uno strumento
musicale costruito con legno tenero; il nome specifico allude al colore
nero dei frutti.
Parchi:
Arcobaleno, Basilisco, Bologna.
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Foglie senza odore sgradevole. Fiori verdi. Frutti secchi
35
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Foglie con 5 foglioline
Acer negundo L.
Origine:
America Nord-orientale, importata in Europa alla fine del
‘600.
Usi e curiosità:
pianta a rapido accrescimento, oggi molto
utilizzata a scopo ornamentale, con diversi cultivar, alcuni a foglie
variegate. Dalla linfa si può estrarre una sostanza zuccherina (sciroppo
d’acero). Vive circa 150 anni.
Descrizione:
albero caducifoglio dioico,
alto fino a 20 m. Foglie opposte, imparipennate con 3-5 (raramente 7)
foglioline lanceolato-ellittiche, irregolarmente dentato-lobate. Fiori
piccoli, i maschili riuniti in corimbi, i femminili in amenti sboccianti
prima dell’emissione delle foglie. Frutto a disamara (due frutti
accoppiati sullo stesso peduncolo), con ali formanti un angolo acuto.