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rimanda ad una vaga somiglianza morfologica con il bambù. Il nome
specifico allude alla diffusione nei giardini asiatici al tempo in cui la
pianta fu descritta.
Parchi:
Basilisco.
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Foglie semplicemente pennate
62
62
Foglie con forte odore se sfregate tra le dita
Juglans regia L.
Origine:
il noce è un albero originario dell'Europa sudorientale ed Asia
occidentale, introdotto nel resto dell'Europa già nel Neolitico
(archeofita) e spesso subspontaneo. Cresce in boschi e boscaglie
disturbati, su suoli limoso-argillosi profondi, umiferi e freschi, con
optimum su substrati silicei.
Usi e curiosità:
il legno, di colore bruno
scuro, è pesante, durevole con belle venature molto apprezzate nella
fabbricazione di mobili di pregio. Con il mallo di frutti acerbi, da
raccogliere nel giorno di San Giovanni Battista il 24 giugno, si prepara
il liquore 'nocino'. I semi sono largamente utilizzati nell'alimentazione
umana e da essi si ricava un olio alimentare impiegato anche nelle
industrie di vernici, di colori e in profumeria. Le radici contengono lo
juglone, una sostanza che può avvelenare gli alberi circostanti. Può
vivere fino ai 600 anni e raggiungere un diametro del tronco di 2 m.
Descrizione:
albero che raggiunge i 30 m d’altezza, con tronco eretto e
scorza prima grigio chiara e liscia, poi scura e fessurata
longitudinalmente. Le foglie sono caduche, alterne, grandi, di odore
fragrante, imparipennate, con 5-9 segmenti subsessili, da ellittico-
lanceolati ad obovati, a margine intero, quelli apicali di 2-5 x 5-10 cm,
più chiari di sotto. È una pianta monoica con i fiori maschili raccolti in
infiorescenze ad amento, pendule e ascellari, fiori femminili in gruppi
di 2-5 all’ascella delle foglie. I frutti, solitari o a gruppi, sono drupe
ovali o globose di 3-4 x 4-6 cm con epicarpo carnoso verde ricchissimo
di tannino (mallo), che copre un endocarpo legnoso marrone chiaro
leggermente solcato (noce), proteggente il seme (gheriglio).
Etimologia:
il nome generico, ‘juglans’ deriva dal latino e significa
‘Jovis glans’, ‘ghianda di Giove’. Il nome specifico significa ‘regale’ ed
allude anch’esso a Giove, il re degli dei.
Parchi:
Arcobaleno, Basilisco.
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Foglie quasi inodori se sfregate tra le dita
63
63
Foglie con 5 foglioline. Fiori gialli a simmetria raggiata. Il frutto non è un legume
Dasiphora fruticosa (L.) Rydb.
Origine:
specie eurasiatica a distribuzione centrata nelle zone fredde e
temperato-fredde dei due continenti; la sua presenza in Italia allo stato
spontaneo è limitata a 4 sole stazioni.
Usi e curiosità:
spesso piantata a
scopo ornamentale in parchi o giardini; ne esistono numerosi cultivar,
alcuni di essi a fiore rosa.
Descrizione:
arbusto alto 30-120 cm,
raramente di più. Ha foglie caduche, alterne, pennate, composte da 5-7
segmenti verdi scuri sulla pagina superiore e verdi chiari-giallastri su
quella inferiore. I fiori sono solitari, con 5 petali gialli e 15-25 stami. I
frutti, composti da numerosi acheni, sono di colore marrone e
densamente pelosi.
Etimologia:
il nome generico deriva dai due
termini greci ‘dasys’, ‘peloso’ e ‘phora’, ‘portare’, con il significato di
‘pianta pelosa’. Il nome specifico deriva dal latino ‘frutex –icis’,
‘frutice’, che indica una pianta cespugliosa ramificata sin dalla base.
Parchi:
Basilisco.
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Foglie con più di 7 foglioline. Fiori bianchi a simmetria bilaterale. Il frutto è un
legume
Robinia pseudacacia L.