31
Origine:
originario dell’America nordorientale, dove è un elemento
importante nelle foreste più giovani dei Monti Appalachi, fu introdotto
in Europa nel 1681 dal missionario John Banister.
Usi e curiosità:
è
una delle piante d’alto fusto più diffuse nel Nord America, dove il
legno, piuttosto tenero, è ritenuto pregiato per la sua lavorabilità e per il
colore giallo chiaro screziato. Gli indiani d’America lo chiamavano
“albero da canoa”, in quanto dal tronco di un solo esemplare ricavavano
canoe in grado di portare anche venti persone. È un albero a crescita
veloce e può vivere 400-500 anni. Da noi viene spesso coltivato in
parchi e giardini.
Descrizione:
albero che raggiunge i 40-50 m
d’altezza, con tronco eretto regolarmente ramificato. Foglie caduche,
alterne, lunghe 5-10 cm e con margine intero, ad apice
caratteristicamente lobato a forma di ‘V’; il colore verde vivo diventa
giallo dorato in autunno. I fiori, ricchi di nettare, sono ermafroditi,
solitari, larghi anche 10 cm, con 6 tepali di colore giallo-verdastro con
venature viola e arancioni (compaiono su alberi con almeno 15 anni), e
con numerosi stami e pistilli disposti a spirale. I frutti sono raccolti in
infruttescenze a forma di pigna con semi lungamente alati.
Etimologia:
il nome generico deriva da due termini greci: ‘léirion’, ‘giglio’, per i
fiori molto appariscenti, e 'déndron’, ‘albero’. Il nome specifico si
riferisce alla forma dei fiori che richiama quella dei tulipani.
Parchi:
Bologna.
66
Apice della foglia da arrotondato ad acuto
67
67
Foglie con odore resinoso se stropicciate, a contorno più o meno pentagonale
Liquidambar styraciflua L.
Origine:
originario del settore atlantico del Nord America e
dall’America Centrale, fu introdotto in Europa nel 1681 dal missionario
John Banister.
Usi e curiosità:
in Italia è utilizzato esclusivamente
come pianta ornamentale. È una pianta decorativa, soprattutto in
autunno quando le foglie assumono una vivace colorazione giallo-
rossa. In Nord America il legno, compatto e rossastro, ha notevole
importanza commerciale. La resina, recuperata dalla scorza, è usata in
conceria per profumare le pelli ed nell’industria profumiera. Vive circa
150 anni. Si può confondere facilmente con alcuni aceri, che però
hanno foglie opposte e non odorose.
Descrizione:
albero che può
superare i 40 metri d’altezza; con tronco eretto e rami sottili, spesso con
ali di scorza sugherosa. Foglie caduche, alterne, di forma palmata con
5-7 lobi acuminati e triangolari, a margine seghettato, con forte odore
resinoso se sfregate tra le dita. I fiori sono unisessuali, poco
appariscenti e compaiono insieme alle foglie, riuniti in infiorescenze
sferiche. I capolini maschili di colore giallognolo, sono disposti in
racemi all'apice dei rami, quelli femminili di colore verde, solitari,
pendenti, sono portati da lunghi peduncoli sulla stessa pianta, ma su
rami diversi. I fiori maschili sono privi di perianzio con molti stami,
quelli femminili hanno solo il calice e ovario infero. I frutti penduli e
lungamente peduncolati, sono composti da numerose piccole capsule
concresciute in infruttescenze globose di circa 3 cm, spinescenti per la
persistenza degli stili, ma non pungenti, prima verdi, poi brune e
legnose, che permangono sui rami sino alla fine dell'inverno.
Etimologia:
il nome generico deriva dal latino ‘liquidus’, ‘liquido’ e
dall’arabo ‘ambar’, ‘ambra’, per la secrezione resinosa fluida ed
aromatica. Il nome specifico deriva dal greco ‘styrax’, nome dato alla
resina di altri alberi europei (da cui l’italiano ‘storace’).
Parchi:
Arcobaleno, Basilisco.
67
Foglie quasi inodori, a contorno non pentagonale
68
68
Arbusto. Fiori con petali. Frutto carnoso
Sorbus torminalis (L.) Crantz