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Origine:
specie
originaria
dell'Asia
occidentale,
diffusa
successivamente dalla coltura quale arbusto ornamentale per le sue
precoci fioriture e come pianta da frutto.
Usi e curiosità:
il mirabolano,
originario dell’Asia occidentale, fu introdotto già dai Romani che ne
apprezzavano i frutti. Si è ampiamente spontaneizzato divenendo in
qualche caso un arbusto invadente. In Italia è utilizzato come
portainnesto per altre specie di Prunus da frutto. Viene impiegato anche
a scopo ornamentale lungo le strade o nei giardini, soprattutto nelle
varietà a foglie arrossate. Può vivere fino a 80 anni.
Descrizione:
arbusto o alberello alto fino a 7 m con chioma globosa, tronco eretto,
sinuoso, ramificato fin dal terreno, rami a volte induriti e spinosi
all’apice, scorza di colore rosso-brunastro, fessurata negli esemplari
adulti. Le foglie sono alterne, obovate o ellittiche, lunghe 6-7 cm, di
colore verde di sopra, più chiare e glabre di sotto. I fiori sono bianchi,
larghi 2-2,5 centimetri, portati da peduncoli di circa 1 cm. Il frutto è
una drupa sferica larga 2-3 cm, giallo-verdastra o rossa a maturità, con
mesocarpo sempre giallo. I frutti sono eduli, dalla polpa acidula e
succosa
Etimologia:
il nome generico era già in uso presso i Romani,
quello specifico allude alla somiglianza dei frutti con quelli del ciliegio
(‘cerasus’, nome dato dai romani all'amarena e che deriva da Cerasunte,
località presso il Mar Nero).
Parchi:
Arcobaleno – Basilisco.
12
Foglie aghiformi o squamiformi
13
12
Foglie né aghiformi né squamiformi
26
13
Foglie (almeno alcune) squamiformi
14
13
Foglie tutte aghiformi
18
14
Rametti angolosi, disposti in tutte le direzioni
15
14
Ramoscelli fortemente appiattiti, disposti in piani
verticali
17
15
Arbusto con crescita prostrata, alto meno di 1 m
Juniperus horizontalis Moench
Origine:
specie originaria della parte settentrionale del Nord America.
Usi e curiosità:
dalla specie selvatica sono state selezionati più di cento
cultivar ad uso prettamente ornamentale, ampiamente diffusi in parchi e
giardini di tutta Europa.
Descrizione:
arbusto prostrato alto al massimo
1 m. Presenta due tipi di foglie: quelle dei getti giovani sono aghiformi,
opposte, lunghe 5-10 mm (presenti nelle piante giovani o nei rami più
bassi della pianta), quelle dei rami vecchi sono squamiformi,
strettamente appressate ai rami, disposte in file di 4, ovate o oblunghe,
appuntite, con una depressione glauca sul dorso, spesso di colore verde-
azzurro o violaceo in inverno. È una pianta dioica. I frutti sono delle
pigne carnose simili a bacche, di colore glauco, larghe 7-9 mm,
contenenti da 1 a 4 semi.
Etimologia:
il nome generico, già in uso
presso i Romani, è di etimologia incerta: potrebbe derivare dal latino
‘iùnix' (giovenca) e ‘pàrio’ (do alla luce), perché una delle specie (J.
sabina) veniva somministrata alle vacche per favorire il parto, oppure
da ‘iùnior' (più giovane e ‘pàrio’) io do alla luce, perché produce
sempre nuovi germogli. Il nome specifico allude al portamento
strisciante dell’arbusto.
Parchi:
Arcobaleno.
15
Alberi o arbusti più alti di 1 m
16
16
Foglie opposte. Fiori senza petali
Cupressus arizonica Greene