5
1
Foglie a forma di ago o di squama, larghe al massimo 3
mm
2
1
Foglie non aghiformi né squamiformi, più larghe di 3 mm
4
2
Foglie a forma di ago, lunghe almeno 4 cm
Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra
Specie preglaciale a carattere relitto, con areale piuttosto ampio e
frammentario sulle montagne dell'Europa meridionale e differenziazione in
numerose stirpi locali variamente trattate a livello tassonomico. In Italia le
sue stazioni primarie sono limitate alle Alpi e Prealpi calcareo-dolomitiche
e all'Appennino centrale. Cresce su rupi calcaree, dal livello del mare ai
1200 m circa. Nella nostra regione le stazioni primarie sono limitate ad
Alpi e Prealpi calcareo-dolomitiche; in Carso è stato introdotto dalla metà
dell'800 ed è divenuto ubiquitario ed invasivo, partecipando al
rimboschimento naturale delle lande con grande successo riproduttivo. Si
tratta di un pino molto apprezzato a scopo paesaggistico e ornamentale per
la sua adattabilità, per lo sviluppo relativamente rapido e per il notevole
effetto estetico. Può essere utilizzato come essenza da legno o per il
rimboschimento nelle zone montane in fasce comprese fra i 600 e i 1500 m.
Il nome generico è quello usato dai Romani per indicare il pino
mediterraneo, e deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato della
pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa) per
la forma della chioma degli alberi. Il nome specifico allude al colore scuro
della scorza e della chioma. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
2
Foglie a forma di squama, lunghe meno di 1 cm
3
3
Foglie di color verde scuro. Fiori senza petali. Semi racchiusi in pigne sferiche
Cupressus sempervirens L.
Specie originaria dell'Asia Minore e del Mediterraneo orientale, da tempi
antichissimi molto utilizzata in Italia sia a scopo ornamentale sia negli
impianti di rimboschimento, ma senza alcuna tendenza a spontaneizzarsi. Il
cipresso è stato introdotto in Italia forse dagli Etruschi e poi si è diffuso
entrando stabilmente fra i componenti del nostro paesaggio. Tollera la
siccità e si adatta a qualsiasi terreno, ma è soggetto a malattie crittogamiche
e a parassiti animali: il fungo
Coryneum cardinale
Wag. ha minacciato
l'esistenza dei cipressi italiani. Il cipresso è ampiamente coltivato per il suo
portamento, che lo rende adatto alla realizzazione di giardini all'italiana e
alberature stradali, siepi frangivento e rimboschimenti. Le foglie, i rami e le
pigne hanno impiego officinale, dalla corteccia si ricava per distillazione un
olio essenziale usato in profumeria. Il nome del genere è quello comune
presso i Romani, derivato dal greco 'kypárissos', che origina da 'kuo' (io
genero, produco germogli) e 'párisos' (simile, uguale), in riferimento
all'accrescimento simmetrico della pianta. Il nome specifico in latino
significa 'sempreverde'. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: febbraio-maggio.
3
Foglie di color verde chiaro. Fiori con petali. Semi non racchiusi in pigne
Tamarix gallica L.
Specie mediterraneo-atlantica con areale centrato sulle coste del
Mediterraneo occidentale, è presente in quasi tutta Italia, salvo che in Valle
d'Aosta, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Umbria e forse Abruzzo
(avventizia nelle Marche), dal livello del mare agli 800 m circa. Cresce in
greti di torrenti, su sabbie umide subsalse. Visti i suoi habitat costieri, è una
pianta resistente alle inondazioni di acqua salmastra. Viene coltivata sia per
il consolidamento dei terreni sabbiosi che per formare barriere frangivento
in aree costiere. Grazie alla ricca e vistosa fioritura viene utilizzata a scopo
ornamentale. Il legno in passato era utilizzato per la fabbricazione di pipe.
Può vivere fino a 100 anni circa. Il nome generico pare provenire da quello
del fiume pirenaico spagnolo Tàmaris (o Tambro) o dai Tamarici, popolo
dei Pirenei. Questi termini sono però assonanti anche con l'arabo 'tamár'
(palma) e con l'ebraico 'tamaris' (scopa), ed in effetti un tempo i ramoscelli
di questa pianta venivano impiegati come ramazza; il nome specifico