6
deriva dal latino e allude alla sua presenza lungo le coste della Francia
(Gallia). Forma biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-giugno.
4
Foglie opposte
5
4
Foglie non opposte
14
5
Piante lianose con fusti rampicanti
6
5
Alberi o arbusti
7
6
Foglie con al massimo 5 foglioline. Fiori bianchi, a simmetria raggiata. Frutti piumosi
Clematis vitalba L.
Specie europea presente in tutta Italia dal livello del mare sino alle faggete
termofile montane. Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è
presente ovunque. Nelle boscaglie può formare intrichi impenetrabili,
soprattutto in forre fresche ed umide. Appare, spesso con l'edera, anche in
ambienti urbani. Ha la capacità di aggrapparsi e arrampicarsi su alberi e
arbusti, spesso danneggiandoli per l'abbondante sviluppo fogliare. Con il
rovo ricopre spesso i muretti secchi del Carso, nell'estremo stadio di
degradazione del mantello forestale. La pianta è tossica in tutte le sue parti
per la presenza di protoanemonina. In passato veniva chiamata 'erba dei
cenciosi' in quanto i mendicanti erano soliti procurarsi irritazioni ed
ulcerazioni con le sue foglie per impietosire i passanti. In certe regioni
d'Italia (ad es. in Friuli) i rami legnosi venivano usati dai ragazzi come
succedaneo delle sigarette (in friulano: 'cincinis'), uso da sconsigliare
assolutamente a causa della loro tossicità. Il nome generico deriva dal
greco 'klematis', diminutivo di 'klêma' (tralcio di vite), in riferimento al
portamento della pianta. Il nome specifico deriva dal latino 'vitis alba' (vite
bianca), per il colore dei fiori. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo
di fioritura: maggio-luglio.
6
Foglie con almeno 7 foglioline. Fiori arancioni, a simmetria bilaterale. Frutti non piumosi
Campsis radicans (L.) Bureau
Syn.:
Bignonia radicans
L.;
Tecoma radicans
(L.) Juss. - Specie
nordamericana coltivata a scopo ornamentale e talvolta subspontanea su
vecchi muri, segnalata come avventizia in molte regioni dell'Italia centro-
settentrionale e in Sardegna, dal livello del mare ai 600 m circa. Il nome
generico deriva dal greco 'kámpto' (io incurvo); quello specifico in latino
significa 'che emette radici'. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di
fioritura: giugno-settembre.
7
Foglie composte (divise in tante foglioline)
Sambucus nigra L.
Il sambuco nero è una specie subatlantico-sudeuropea presente in tutte le
regioni d'Italia. Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è
comune ovunque. Originario di boschi di forra freschi ed umidi si è poi
diffuso in ambienti disturbati ed è oggi comunissimo presso gli abitati, su
suoli limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in basi ed in composti azotati,
da neutri a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana superiore. È
una pianta da cui si possono estrarre varie sostanze, tra cui tannino,
saccarosio, olio essenziale, coloranti, cera e resine; per questo è utilizzata
nella medicina popolare. I fiori sono utilizzati per preparare bevande, i
frutti per sciroppi, marmellate, succhi e liquori. Le foglie sono tossiche. Si
adatta molto bene ai diversi tipi di terreno e clima e può vivere sino a circa
50 anni. Il nome generico deriva dal greco 'sambuke', uno strumento
musicale costruito con legno tenero; il nome specifico allude al colore nero
dei frutti. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-
giugno.
7
Foglie non composte
8