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alberi circostanti. Può vivere fino ai 600 anni e il suo tronco può
raggiungere i 2 m di diametro. Il nome generico deriva dal
latino 'Jovis glans' (ghianda di Giove); quello specifico significa
'regale' ed allude anch'esso a Giove, il re degli dei. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
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Foglioline non odorose, tutte più brevi di 5 cm
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Fiori e legumi più brevi di 1 cm, disposti in spighe allungate
Amorpha fruticosa L.
Arbusto introdotto dal Nordamerica, oggi diffuso lungo fiumi e
torrenti dell'Europa meridionale, è presente come specie
avventizia in quasi tutta Italia, salvo che in Sicilia, dal livello
del mare ai 600 m circa. Cresce nei greti ed alvei fluviali; è
tanto invasivo da colonizzare anche scarpate autostradali e
percorsi di dotti industriali. Essendo caratterizzata da un'alta
capacità adattativa ed elevata competitività, mette a repentaglio
molte essenze autoctone. Il nome generico in greco significa
'deforme' ed allude alla corolla con un solo petalo. I fiori
abbondanti di colore violetto le conferiscono il nome comune di
'indaco bastardo'. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo
di fioritura: giugno-luglio.
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Fiori e legumi più lunghi di 1 cm, non disposti in spighe
Robinia pseudoacacia L.
Specie di origine nordamericana, introdotta a Parigi dal Canada
nel 1601 e poi diffusasi ampiamente con tendenza
submediterraneo-continentale. In Italia è comunissima dal
livello del mare alla fascia montana inferiore. Cresce sempre in
ambienti disturbati come scarpate, margini stradali, boschetti
presso gli abitati e le linee ferroviarie, su suoli argillosi da
freschi a subaridi, con il sambuco nero e varie specie nitrofile
ruderali. È una pianta molto rustica e a rapido accrescimento, e
tende a soppiantare la vegetazione locale (pianta invasiva).
Viene frequentemente usata a scopo ornamentale soprattutto per
il fogliame e la fioritura; spesso viene utilizzata allo stato
arbustivo per rimboschimento e per contenere argini e scarpate.
Può vivere fino a 500 anni. Fornisce un legno molto resistente
alle intemperie, utilizzato per palerie e come combustibile. I
semi, la scorza e le radici contengono sostanze tossiche; tuttavia
le api ne bottinano i fiori e producono miele di ottima qualità
(miele d'acacia), che si mantiene fluido senza cristallizzare. I
fiori, ricchi di glicosidi flavonoidici (robinoside), olio essenziale
e glicosidi cardiotonici, sono utilizzati in erboristeria ed in
alcune regioni italiane vengono mangiati fritti. Il genere è
dedicato a Jean Robin (1550-1629), erborista di re Enrico IV di
Francia, nel cui giardino introdusse il primo esemplare d'Europa
nel 1601; il nome specifico significa 'falsa acacia', dal greco
'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
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Pianta lianosa, rampicante
Hedera helix L. s.l.