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Specie europeo-caucasica presente in tutta Italia, salvo che in
Sardegna ed in Basilicata, dal livello del mare alla fascia
montana. Nella nostra regione è diffuso in regione sino alla
fascia montana inferiore, ma con ampie lacune soprattutto in
pianura; in Carso è piuttosto raro. Cresce in boschi misti
mesofili, su suoli limoso-argillosi piuttosto ricchi in humus e
composti azotati, da neutri a subacidi. Negli ultimi decenni gli
olmi nostrani sono stati colpiti dalla grafiosi, causata dal fungo
ascomicete
Ceratocystis ulmi
; il micelio, veicolato da coleotteri
Scolitidi che scavano gallerie tra il legno e la corteccia, provoca
la chiusura dei vasi conduttori e quindi l'essiccazione della
pianta. Il legno resiste bene all’acqua ed è facile da lavorare,
pertanto è molto utilizzato nella costruzione di mobili, di porte e
nella produzione di compensato; è però di qualità inferiore
rispetto a quello di
U. minor
. Il nome generico era già in uso
presso i Romani, quello specifico allude non alle foglie (che
sono pelose) ma alla scorza che rimane per molti anni liscia.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
marzo-aprile.
28
Foglie a base cuoriforme
29
28
Foglie a base non troncata né cuoriforme
31
29
Picciolo più breve di 4 cm. Frutto avvolto da un tubo erbaceo (nocciola). Arbusto
Corylus avellana L.
Il nocciolo è una specie europea con tendenza subatlantico-
submediterranea presente in tutta Italia dalla fascia
submediterranea a quella montana. Cresce nelle radure e nei
mantelli di boschi di latifoglie decidue, su suoli limoso-argillosi
profondi, freschi, umiferi, ricchi in basi e composti azotati. Le
qualità alimentari della nocciola sono note fin dall’antichità:
sono un alimento energetico di grande valore e una preziosa
fonte di vitamine e minerali. L'industria dolciaria utilizza la
farina di nocciole per la produzione di nocciolati, torroni e pasta
di gianduia (creata quando Napoleone bloccò l'importazione
delle spezie e si verificò una penuria di cacao). L'alta capacità
pollonifera ha favorito la coltivazione come pianta ornamentale
e da frutto. Il legno, ottimo combustibile, è utilizzato anche per
palerie. Il nome generico deriva dal greco 'koris' (elmo), e
allude all'involucro erbaceo che ricopre la nocciola; il nome
specifico deriva da Avella, un centro campano nella provincia
di Avellino, noto fin dai tempi dei Romani per la produzione di
nocciole. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di
fioritura: marzo-aprile.
29
Picciolo più lungo di 4 cm. Frutti portati da lunghi
peduncoli muniti di un'ala trasversale (tigli). Alberi
30
30
Foglie con ciuffi di peli ferruginei alla confluenza dei nervi principali di sotto. Frutto
con coste indistinte
Tilia cordata Mill.