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Foglie ad apice arrotondato. Rami giovani attaccaticci. Frutti disposti in strutture
legnose simili a piccole pigne
Alnus glutinosa (L.) Gaertn.
L'ontano comune è un albero eurosiberiano presente in tutta
Italia (in Puglia come avventizio) al di sotto della fascia
montana superiore. Cresce lungo i corsi d'acqua, formando
popolamenti ripari. Il legno, di un caratteristico colore giallo-
aranciato, assume notevole resistenza quando è immerso
nell'acqua per cui è sempre stato usato per fondazioni di
palafitte e strutture sommerse in genere; non a caso è un albero
molto adattato ai terreni inondati. Gli apparati radicali ospitano
batteri azotofissatori simbionti, per cui la pianta fertilizza
naturalmente il suolo. Il nome generico, già in uso presso i
Romani, potrebbe derivare dalla radice celtica 'al lan' (presso
l'acqua) per l'ecologia di molte specie, quello specifico allude
ai rami giovani attaccaticci. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Fiori e frutti disposti in racemi pendenti
Prunus padus L. subsp. padus
Specie a larga diffusione euroasiatica, dalla penisola iberica ed
isole britanniche fino alla Siberia; si spinge a nord fino ad oltre
il 70° parallelo, mentre nella zona mediterranea si trova solo a
quote montane e per lo più sporadica. In Italia è presente nelle
regioni settentrionali. Predilige di norma suoli poveri di calcio,
freschi e ricchi di acqua. La polvere, l'infuso e la tintura della
corteccia,
contenente
amigdalina,
hanno
proprietà
antispasmodiche, astringenti, febbrifughe, diuretiche e
diaforetiche. In Scozia si ricava un vino dalla fermentazione
dei frutti. Il nome generico, già in uso presso i Romani, è di
etimologia incerta; quello specifico è il nome latino del fiume
Po. Forma biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Fiori e frutti non disposti in racemi pendenti
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Foglie glabre di sotto. Ovario semi-infero, visibile sul fondo di un ricettacolo scavato
a coppa. Frutto contenente un solo seme
Prunus cerasifera Ehrh.
Il mirabolano è una specie originaria dell'Asia occidentale,
introdotta in Italia già dai Romani, che ne apprezzavano i frutti.
Nell'Italia continentale si è ampiamente spontaneizzato,
divenendo in qualche caso un arbusto invadente, dal livello del
mare agli 800 m circa. Attualmente la sua coltivazione come
albero da frutto ha perso importanza; viene invece ampiamente
utilizzato come portainnesto per altre specie di
Prunus
da
frutto, ed è anche impiegato a scopo ornamentale lungo le
strade o nei giardini, soprattutto nelle varietà a foglie arrossate,
per le sue precoci fioriture. Può vivere fino a 80 anni. Il nome
generico, già in uso presso i Romani, è di etimologia incerta;
quello specifico allude alla somiglianza dei frutti con quelli del
ciliegio ('cerasus', nome dato dai Romani all'amarena e che
deriva da Cerasunte, località presso il Mar Nero). Forma
biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-aprile.