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celtiche, 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza';
secondo altri deriva dal greco, indicando il legno ruvido delle piante
di questo genere; quello specifico allude al colore rosso intenso che
le foglie assumono in autunno. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie lucide di sopra. Lobi maggiori della foglia più lunghi della parte indivisa della
lamina
Quercus palustris Münchh.
Questa quercia è originaria della parte orientale del Nord America,
dall’Ontario meridionale alla Florida, ed è stata introdotta in Europa
come pianta ornamentale per parchi e alberature stradali. Si adatta
bene a suoli molto umidi ed a reazione acida in quanto in natura
cresce presso luoghi umidi e paludi. Il nome generico, già in uso
presso gli antichi, è di etimologia incerta, potrebbe derivare da due
parole celtiche, 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per
eccellenza'; secondo altri deriva dal greco, indicando il legno ruvido
delle piante di questo genere; quello specifico allude al colore rosso
intenso che le foglie assumono in autunno; il nome specifico allude
all’habitat nei luoghi di origine. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Picciolo lungo al massimo 3.5 cm. Frutto carnoso (mora)
Morus alba L.
Il gelso bianco, originario dell'Asia orientale, è stato introdotto in
Europa probabilmente nel XII secolo per l'allevamento del baco da
seta che lo preferisce al gelso nero. La presenza in Italia è
documentata dal 1434. È ampiamente coltivato nella zona
submediterranea, ed è segnalato come specie avventizia in quasi
tutta Italia. Cresce in filari, siepi, ai margini degli abitati. I frutti
sono commestibili, anche se quasi mai appaiono sul mercato per la
loro breve durata. Il nome generico è quello utilizzato dagli antichi
Romani per indicare il gelso nero, pianta da loro già conosciuta
perché originaria dell'Asia Minore; deriva a sua volta dal greco
antico 'meros' (parte), in riferimento all'infruttescenza formata da
tanti piccoli frutti con involucro carnoso; il nome specifico si
riferisce sempre ai frutti ma questa volta al loro colore prevalente
(esistono anche forme a frutti rosa o violetti, che possono generare
confusione col gelso nero). Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Picciolo più lungo di 3.5 cm. Frutto secco
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Scorza non desquamantesi in placche. Foglie con odore balsamico se sfregate tra le dita
Liquidambar styraciflua L.
Albero originario del settore atlantico del Nord America e
dell'America Centrale, fu introdotto in Europa nel 1681 dal
missionario John Banister (1650–1692). In Italia è utilizzato
esclusivamente a scopo ornamentale: è una pianta decorativa,
soprattutto in autunno quando le foglie assumono una vivace
colorazione giallo-rossa. In Nord America il legno, compatto e
rossastro, ha notevole importanza commerciale. La resina,
recuperata dalla scorza, è usata in conceria per profumare le pelli ed
nell'industria profumiera. Vive circa 150 anni. Si può confondere
facilmente con alcuni aceri, che però hanno foglie opposte e non
odorose. Il nome generico deriva dal latino 'liquidus' (liquido) e
dall'arabo 'ambar' (ambra), per la secrezione resinosa fluida ed