19
aromatica; il nome specifico deriva dal greco 'styrax', nome dato
alla resina di altri alberi europei (da cui il nome italiano 'storace').
Forma biologica: fanerofita scaposa.
42
Scorza desquamantesi in placche. Foglie senza odore balsamico
Platanus hispanica Mill. ex Münchh.
Sembra sia un ibrido, spontaneo e fertile, tra individui coltivati di
platano orientale (
Platanus orientalis
L.), originario del sud-est
dell'Europa, e di platano occidentale (
Platanus occidentalis
L.),
originario del Nordamerica e introdotto in Europa a partire dal XVI
secolo. Alcuni autori ritengono però che sia una cultivar di
P.
orientalis
. In Italia è stato ampiamente utilizzato nel giardino alla
francese e per ornare piazze e viali, dal livello del mare agli 800 m
circa. Si tratta infatti di un albero longevo, frugale, adatto a vari tipi
di terreno, resistente all'inquinamento e alle potature. A partire dagli
anni '70 del '900, una grave malattia fungina, il cancro colorato del
platano, ha compromesso il patrimonio platanicolo delle città
italiane e la specie è ora meno utilizzata per scopi ornamentali. Il
legno, con grana fine e colore dal rossiccio al bruno, viene
impiegato per lavori al tornio e impiallacciati. Il nome generico
deriva dal greco 'platys' (largo), in riferimento alla forma ampia
delle foglie e della chioma; il nome specifico allude alla Spagna,
dove questo ibrido è stato osservato per la prima volta nel XVII
secolo, in un luogo dove sia il platano europeo che quello
americano erano stati piantati. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
43
Foglie a contorno triangolare o più o meno romboidale
44
43
Foglie a contorno non triangolare né romboidale
46
44
Foglie parallelinervie, a forma di ventaglio (più larghe all'apice)
Ginkgo biloba L.
Il ginkgo è un fossile vivente ed unica specie ancora sopravvissuta
della famiglia
Ginkgoaceae
ma anche dell'intero ordine Ginkgoales
e della divisione delle Ginkgophyta. La pianta, originaria della
Cina, viene chiamata volgarmente anche ginko, ginco e albero di
capelvenere. In Cina sono stati rinvenuti fossili che risalgono all'era
mesozoica. La pianta è stata ritenuta estinta per secoli ma,
recentemente, ne sono state scoperte almeno due stazioni relitte
nella provincia dello Zhejiang nella Cina orientale. Non tutti i
botanici concordano però sul fatto che queste stazioni siano davvero
spontanee, perché il ginkgo è stato estesamente coltivato per
millenni dai monaci cinesi. In Italia viene spesso coltivato come
pianta ornamentale nei parchi, senza tendenza ad inselvatichire, dal
livello del mare ai 600 m circa. Il nome del genere
Ginkgo
deriverebbe dal cinese 'yin' (argento) e 'xìng' (albicocca), che per
un'errata trascrizione della forma giapponese 'ginkyō' da parte del
botanico tedesco Engelbert Kaempfer ha mutato la lettera y in g; il
nome della specie deriva invece dal latino 'bis' e 'lobus' con
riferimento alla divisione in due lobi delle foglie. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
44
Foglie non parallelinervie, più larghe al centro o verso la
base
45
45
Margine fogliare con denti acuti, ravvicinati. Frutti disposti in infruttescenze compatte,
cilindriche. Scorza bianca