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Piante emiparassite attaccate a tronchi e rami di alberi
o arbusti
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Piante radicanti nel suolo
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2
Foglie caduche in inverno, con nervi pennati indistinti. Fiori tutti con calice e corolla.
Bacca gialla
Loranthus europaeus Jacq.
Nome comune:
vischio quercino.
Morfologia
: arbusto dioico
caducifoglio, lungo fino a 80-100 cm, molto ramificato. Foglie
opposte, lunghe fino a 25 mm e larghe fino a 10 mm, da
ellittiche a oblanceolate, verdi scure e cuoiose, con una
nervatura principale ed alcune secondarie. Fiori giallo-
verdastri, riuniti in cime lunghe 1-3 cm. Il frutto è una bacca
sferica, gialla, di 6-10 mm di diametro.
Areale:
Europa centro-
meridionale e orientale, Asia Minore.
Habitat:
specie
emiparassita che vegeta sui rami di querce caducifoglie fino a
800-1000 m.
Presenza nel Parco:
non comune.
Note:
sul
versante teramano del Gran Sasso, la pianta è conosciuta sotto
il nome di
sfetagalline
, termine che fa riferimento alla
credenza secondo la quale le galline che si fossero alimentate
dei frutti della pianta avrebbero perso la capacità di deporre le
uova. Nel territorio di Crognaleto, invece, la pianta ha il nome
di
rumme
, termine mutuato probabilmente dalla lingua
germanica.
2
Foglie sempreverdi, con 5(-7) nervi paralleli. Calice assente nei fiori maschili. Bacca
bianca
Viscum album L. subsp. album
Nome comune:
vischio comune.
Morfologia:
arbusto dioico
sempreverde, lungo fino a 70-80 cm, molto ramificato e di
aspetto globoso. Foglie opposte, lunghe 3-6 cm e larghe 1,5-3
cm, lanceolato-spatolate, coriacee, a nervature parallele. Fiori
verdastri, riuniti in fascetti. Il frutto è una bacca sferica, bianco-
perlacea, di 5-10 mm di diametro.
Areale:
Europa, Turchia e
Caucaso.
Habitat:
pianta emiparassita che vegeta sui rami di
vari alberi e arbusti, fino a 1000-1300 m.
Presenza nel Parco:
piuttosto comune nel versante meridionale del Gran Sasso, in
particolar modo su vecchi alberi di
Prunus dulcis
(mandorlo).
Note:
a Paganica, la pianta veniva indicata sotto la voce
pennacchio
. Difatti, nei paesi intorno all’Aquila, le cantine
esponevano fuori l’entrata un ramo di vischio per comunicare
la disponibilità e la vendita di vino. Da questa usanza il detto
aquilano: ‘
Lo vino bono se venne senza pennacchio'
. In
passato con i frutti del vischio si preparava la pania, una
sostanza collosa utilizzata per catturare gli uccelli e per
eliminare le mosche dentro le stalle.
3
Piante senza vere e proprie foglie (foglie ridotte a
squame giallastre o sostituite da fusti modificati simili
a foglie)
4
3
Piante con foglie ben evidenti
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4
Fusti divisi in articoli, con una piccola guaina alla base di ciascun articolo, non
pungenti
Ephedra major Host subsp. major