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Foglie meno di 4 volte più lunghe che larghe
16
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Margine della foglia dentellato
Forsythia x intermedia Zab.
Il genere
Forsythia
comprende circa 11 specie, quasi tutte originarie
dell'Asia sudorientale (una specie è presente anche in Europa
sudorientale). La forsizia più diffusa a scopo ornamentale è un ibrido
ottenuto in Germania nel 1885 tra
F. suspensa
(Thunb.) Vahl. e
F.
viridissima
Lindl., due arbusti originari della Cina e Giappone; è
presente in Italia dal 1915. Ha una splendida fioritura di colore giallo
che l'ha resa una delle specie arbustive più ricercate ad uso
ornamentale; ne esistono numerose cultivar. È in grado di crescere su
suoli molto diversi e resiste bene ad insetti nocivi e all'inquinamento.
Il nome generico è dedicato a W. Forsyth, botanico inglese del XVIII
secolo; quello specifico fa riferimento all'ibridazione tra le due
specie, col risultato di caratteristiche intermedie; la 'x' sta ad indicare
che si tratta di un ibrido. Forma biologica: fanerofita cespitosa.
Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Margine della foglia intero
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Petali rosa, liberi. Frutto secco
Lagerstroemia indica L.
Specie originaria dell'Asia Orientale (Cina, Corea, Giappone), fu
introdotta in Europa dalla Cina come pianta ornamentale nel 1759. In
Europa meridionale è ampiamente utilizzata a scopo ornamentale in
parchi, giardini ed alberature stradali, soprattutto per il periodo di
fioritura molto lungo. In Italia è frequentemente coltivata, dal livello
del mare ai 600 m circa, senza mostrare tendenza alla
spontaneizzazione; viene segnalata come avventizia solo in Sicilia.
Nei paesi d'origine il legno, molto compatto e raramente attaccato
dagli insetti, viene utilizzato in falegnameria e nella costruzione di
case, di ponti e traversine ferroviarie. Il genere è dedicato a Magnus
von Lagerström (1691-1759), direttore della Compagnia svedese
delle Indie, che inviò a Linneo numerose piante esotiche. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
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Petali bianchi, fusi alla base. Frutto carnoso
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Foglie più lunghe di 10 cm. Albero
Ligustrum lucidum W.T. Aiton
Specie originaria di Giappone, Corea e Cina, fu introdotta in Europa
nel XVIII secolo come pianta ornamentale ed oggi è molto comune
in parchi, giardini e nelle alberature stradali, a volte in cultivar con
foglie variegate. È una pianta molto rustica e non molto esigente. I
frutti sono tossici. Il nome generico, già in uso al tempo dei Romani
per indicare la specie europea (
L. vulgare
), prende origine del latino
'ligare' (legare), perché i rami terminali venivano usati per legature e
intrecci. Il nome specifico allude alle foglie lucide. Forma biologica:
fanerofita scaposa.
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Foglie più brevi di 10 cm. Arbusti
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Rami giovani finemente lanuginosi (lente!)
Ligustrum vulgare L.